Ferrari e Paramount Pictures hanno unito le forze per il lancio di "Gladiator II", sequel del celebre "Il Gladiatore" del 2000, con l'obiettivo di creare una fusione tra cinema e sport motoristici. Nello specifico, una partnership di alto profilo che unisce il mondo del cinema e quello della F1. La presenza dei piloti Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz alla première mondiale a Londra, in smoking esclusivi disegnati del direttore creativo della Ferrari, Rocco Iannone permette a entrambi i marchi di attingere reciprocamente alla base di fan. Ferrari ha pianificato di integrare anche elementi dell'antica Roma nelle sue campagne digitali e attraverso le piattaforme di social media, con l'obiettivo di affascinare il pubblico con contenuti che risuonano sia con il cinema che con gli appassionati di corse. Nei prossimi Gp, sicuramente in quello di Las Vegas, ne vedremo delle belle, aggiungendo un fascino cinematografico a quello della gara. Quello che è sicuro è che gli attori Paul Mescal, Connie Nielsen e Fred Hechinger si uniranno al team di Maranello indossando look da collezione esclusiva e abiti su misura firmati Ferrari.
La collaborazione mette in risalto i valori condivisi di eccellenza, tradizione e innovazione dei marchi. L'entusiasmo che circonda "Il Gladiatore II", diretto dall'ottantaseienne Ridley Scott, ha generato notevole interesse, soprattutto perché rivisita il mondo dell'antica Roma attraverso il viaggio di Lucio, interpretato da Paul Mescal. Questa collaborazione consente alla Ferrari di mettere in luce il suo marchio di lifestyle di lusso verso nuove nicchie di mercato, unendo l’intrattenimento puro con il mondo delle corse. Con l'uscita del film, il coinvolgimento di Ferrari segna uno sforzo intersettoriale unico, fondendo sport, moda e cinema in una campagna che si rivolge a un pubblico con un gusto per la grandezza e la tradizione.
L'iniziativa per il Cavallino va oltre la semplice promozione del marchio e sono strettamente connesse all'evoluzione della sua immagine e del suo pubblico. La casa di Maranello è sinonimo di velocità e lusso nel mondo delle auto sportive, ma attraverso il cinema ha sempre l'opportunità di estendere questo prestigio a un pubblico globale, emozionando e attirando appassionati di nuove generazioni. Ferrari non punta solo a vendere automobili, ma anche a posizionarsi come un brand che incarna uno stile di vita. Associarsi a produzioni di alto profilo come il sequel del "Gladiatore" per esempio permette di promuovere la sua immagine di lusso e di eleganza anche oltre il mondo dell'automobile, toccando abiti e accessori e ampliando il segmento lifestyle. Questi valori di stile ed eccellenza visiva sono in sintonia con i temi epici e iconici del cinema, soprattutto per film ad alta intensità emotiva e visiva.
Le prime recensioni del film sono in maggioranza positive. The Telegraph, la BBC e molti altri elogiano la performance di Denzel Washington alla seconda pellicola con Scott dopo American Gangster e che nei panni di Macrino dà il meglio di sé. Chissà se sarà veramente una delle ultime sue interpretazione sul grande schermo. Molti altri addetti ai lavori invece sostengono che questo sequel abbia tradito lo spirito portato in scena da Russell Crowe. La pellicola quindi piace ma può non piacere, dopotutto è il frutto del nuovo cinema americano, di una nuova generazione di spettatori che hanno giustamente altre esigenze rispetto a quelli di 24 anni fa o semplicemente di due anni fa. Ridley Scott arricchisce comunque la storia con un tocco moderno nonostante molti echi del passato e passaggi anacronistici. Non sarà da Oscar come il predecessore ma mai dire mai, oltre un ottimo Denzel c'è anche un interessante Joseph Quinn nei panni di Geta. Non ci resta quindi che prendere i pop corn in fila al cinema e poi tutti seduti sul divano con un calice di vino rosso in mano per assistere al Gp di Las Vegas del 20 novembre.