Mancano ormai solo tre gare alla fine della stagione 2024 di Formula 1, che in quest’annata ne ha viste succedere di tutti i colori: da Lewis Hamilton annunciato in Ferrari ai mille rookies che hanno debuttato, passando per la tiratissima lotta al titolo sia piloti che costruttori tra Red Bull, McLaren e Ferrari. Una stagione che era difficile da anticipare e che con sé ha portato tantissimi cambiamenti nel personale delle squadre e della stessa organizzazione, fino a vedere anche il Ceo di Liberty Media, l'agenzia che gestisce la Formula 1, dimettersi alla fine del campionato del 2024. E il suo passo indietro è solo l’inizio del terremoto che si sta propagando all’interno del circus, con l’annuncio del grande show della Formula 1 per presentare piloti, monoposto e organizzazione del 2025.
Chi è Greg Maffei, l'ex numero uno di Liberty Media
La scossa più pericolosa, ma finora più silenziosa, è stata quella che ha visto Greg Maffei dimettersi dal suo ruolo di Ceo di Liberty Media, l’agenzia che dal 2017 ha acquisito la Formula 1, per cambiare totalmente strada. Infatti, lo statunitense, rimarrà all’interno dell’azienda in ruolo di consulente, ma per seguire altre organizzazioni che vengono gestite da Liberty Media, abbandonando il mondo del motorsport. Sarà importante allora scoprire che verrà messo al suo posto: fino a questo momento, Maffei è stato l’uomo dietro alle grandi decisioni che hanno visto la Formula 1 crescere e rinnovarsi di gara in gara negli ultimi anni, il responsabile, anche se in parte, della presa di popolarità dello sport in massa a partire dal 2021. Insomma, tutto potrebbe cambiare adesso nella gestione del campionato, perché chi arriverà al suo posto avrà una responsabilità incredibile, una sfida immensa se consideriamo anche l’entrata della MotoGP nel pacchetto delle risorse dell’azienda.
Anche perché, proprio Maffei si era fatto più di un nemico all’interno del paddock della Formula 1 e non, con l’intera vicenda del caso Andretti e dell’ennesima respinta dell’ingresso della scuderia americana a suo nome. Quindi i cambiamenti che promettono di arrivare e che sicuramente arriveranno nella gestione dei prossimi anni, possono essere sia positivi che negativi, senza dubbio però impattanti nel destino dello sport. Perché negli ultimi cinque anni con la Formula 1 si è parlato solo di quello: il rapporto tra lo show, ciò per cui lavora Liberty Media come agenzia americana di mass media, e lo sport, che invece viene regolato ancora dalla Fia ma che è andato incontro a diversi cambiamenti, come i weekend di Sprint Race.
Tra le altre cose, anche per la Fia c’è aria di pulizia: proprio nella giornata anteriore all’annuncio delle dimissioni di Maffei in Liberty Media, è arrivato anche l’annuncio della Federazione dell’addio di Niels Wittich, il direttore gara della Formula 1 dal 2022. Il tedesco inizialmente condivideva il suo incarico con Eduardo Freitas, direttore gara anche del WEC, ma poi ha continuato in solitaria fino al Gran Premio del Brasile. A quanto pare però, i vari scenari del Gran Premio degli Stati Uniti, abbiano portato il presidente della Fia Ben Sulayem a preparare la sostituzione di Wittich immediata con Rui Marques, il DG della Formula 2 e della Formula 3, anche se il contratto del tedesco sarebbe dovuto scadere a fine 2024, come riporta Motorsport.com.
Quindi, per queste ultime tre gare della Formula 1 ci si dovrà aspettare il caos, con un direttore gara che, come Wittich quando aveva debuttato nel mondiale, non ha tanta esperienza e deve “farsi le ossa” partendo dal circuito di Las Vegas, che al suo secondo spettacolo con le monoposto del circus ha già tanta posta in gioco. E anche questa, per il paddock, è una fortissima scossa di terremoto che avrà conseguenze anche a lungo termine, con la FIA che pezzo per pezzo diventa più instabile - essendo Marques il quinto direttore gara eletto dal 2019 - e conferma l’immagine più sbagliata che una Federazione dovrebbe avere.
In tutto questo caos però, il circus si difende spostando l’attenzione sul grande show del 2025, quello in cui verranno presentati piloti, monoposto e programmi per la stagione futura. Infatti, la notizia che è arrivata in concomitanza con le dimissioni di Maffei e l’allontanamento di Wittich, è proprio quella che annuncia il grande spettacolo alla O2 Arena di Londra, in calendario per il 18 febbraio 2025, un’altro tentativo di spettacolarizzare lo sport. Già voce di corridoio da qualche mese, le critiche intorno a quella che potrebbe essere l’ennesima “americanata” della Formula 1 sono già tantissime - come anche i complimenti e la voglia di scoprire un evento così grande che, tra le altre cose, celebrerà anche i 75 anni dalla nascita della serie. “Spero di essere malato quella settimana” ha commentato Max Verstappen, che si sta preparando alle ultime tre gare della stagione in diretta su Twitch ogni pomeriggio con il suo team e-sport Redline, e forse la sua frase riassume un po’ tutto questo caos degli ultimi giorni. I cambiamenti che negli ultimi anni hanno forgiato la Formula 1 sono stati tanti e se qualcuno pensava che fossero finiti si sbagliava di grosso, perché questo terremoto ha proprio l’aria di essere un altro grande girotondo del mondiale.