Pecco Bagnaia entra in sala stampa e, come a Balaton, è a fine weekend che lo vediamo più sereno, ottimista. Parla più volentieri, fa qualche sorriso, si racconta. Un Bagnaia diverso rispetto al ragazzo dimesso di venerdì pomeriggio o del pilota rassegnato di sabato. Da una parte sembra ancora un po’ confuso sulle soluzioni da cercare sulla moto, dall’altra è come se tutto questo weekend lo avesse immaginato così all’inizio: “Il massimo a cui posso puntare è un settimo posto”, ci aveva detto alla fine del venerdì.
Il settimo posto, di fatto, è arrivato puntuale, dopo una grande partenza (Bagnaia era 12° alla fine del primo giro) e una leggera ma costante risalita in gara. Non aveva il passo dei primi cinque, eppure neanche quello di chi chiudeva il gruppo: “A Balaton come sensazioni ero soddisfatto, contento, anche se non del risultato. Oggi non sono contento al 100% per il risultato, però partendo ventesimi non è che si potesse pensare a fare molto di più. Fino a metà gara sono stato contento, riuscivo a recuperare forte ed ero arrivato su Quartararo, da lì ho iniziato ad accusare un po’ l’extra utilizzo della gomma dietro e l’ho pagata, soprattutto agli ultimi tre o quattro giri. Non riuscivo più ad accelerare e tutto sommato partendo 21° il 7° posto è un ottimo risultato. Dobbiamo partire dal warm up, da oggi, per trovare quel qualcosa che mi ha dato quel grip in più che mi ha aiutato ad essere più veloci oggi”.
Gli chiediamo cosa ha cambiato sulla moto: “Magie della domenica”. Allora gli diciamo che Gigi Dall’Igna ha parlato di un nuovo forcellone, lo stesso che montano Marc Marquez e Fabio Di Giannantonio: “Il cambio di forcellone ha aiutato”, risponde lui. “Il serbatoio per la gara lunga anche, ha aiutato un po’ con il grip, però… non entriamo nel dettaglio. Se ho una spiegazione io? Basta poco per avere un po’ di feeling in più, che fa la differenza. È tutto l’anno che si parla di dettagli, di piccole cose che aiutano a sentirti un po’ meglio. Di conseguenza vai più forte: ti senti meglio in ingresso, hai più velocità e vai più forte in tutto il resto della pista”.
Quindi: una spiegazione chiara non c’è, eppure dallo spostare centimetri sulla moto in Ungheria sono passati a piccole cose qui. Bagnaia, comunque, sta cercando un altro modo di vedere le cose: “Nonostante non abbia ottenuto fantastici risultati ho ottenuto comunque il terzo posto in campionato e ora bisogna continuare così”.
La storia di questo weekend però è tutta nell’ultima frase riservata ai colleghi della stampa inglese: “Non voglio fare come a Balaton, che vengo da voi e vi dicendo che alla prossima sarò competitivo. Faccio un passo indietro, vediamo a Misano”. In altre parole, non vuole dirlo solo perché non he ha certezza. L’idea di aver trovato qualcosa e di potersi ritrovare a Misano, però, c’è tutta.
