Ci sono giocatori di basket e poi c’è Luka Doncic. Lo sloveno ne metterebbe 40 al campo vicino casa il lunedì sera e al Madison Square Garden con la stessa facilità. Contro l’Italia a Riga nell’ottavo di finale dell’Europeo ne fa 42. Dopo i primi nove minuti è già a 22. Altra categoria. La Nazionale di Gianmarco Pozzecco non riesce a superare la Slovenia ed esce tra le migliori sedici, peggio dell’ultimo torneo, in cui aveva raggiunto i quarti. Esce, comunque, con delle consapevolezze e dei bei risultati ottenuti. Battere una superpotenza come la Sagna, allenata da un maestro come Sergio Scariolo, capita di rado. La partita è iniziata con il piede giusto per l'Italia, che ha trovato i primi punti con Spagnolo e Melli, portandosi sul 4-0. Tuttavia, questo vantaggio iniziale si è trasformato rapidamente in un incubo quando Luka Magic ha assunto il controllo totale del match: 29-11 per la Slovenia. Sei palle perse dagli azzurri. Troppe. Il parziale di 12-0 ha spezzato immediatamente l'equilibrio della gara. Poi Doncic si è seduto in panchina per un problema al fianco e le cose sono cambiate. Simone Fontecchio è diventato protagonista (finirà con 22 punti – è lui la punta del nostro attacco) e l’Italbasket accorcia a -10 a metà partita.

Il terzo quarto è iniziato con segnali incoraggianti per l'Italia. La squadra di Pozzecco è riuscita a portarsi sul -6 nei primi secondi della ripresa, con Doncic che si è concesso un avvio lento. Fontecchio ha continuato a essere il faro offensivo degli azzurri, mentre Melli ha dato il suo contributo con canestri importanti. Nel quarto e ultimo periodo, poi, l’Italia sale fino a -1. Straordinario Danilo Gallinari, che per scelte, canestri e comprensione del gioco ha dimostrato ancora una volta quello che è: un campione. Niente da fare: 84-77 per la Slovenia. Peccato per quel primo periodo, dove gli avversari hanno scavato un solco durato fino alla fine della partita. Nell’ultimo quarto l’Italia è stata a meno uno, ma non ha saputo sfruttare i possessi finali e Doncic dalla lunetta è stato infallibile. Le occasioni gli azzurri le hanno avute, Niang è stato imperfetto ai liberi, seppur guadagnati con dei bei recuperi. Mentre gli altri non segnavano più. L’Italbasket di Pozzecco si ferma agli ottavi. E l’impressione è che manchi ancora qualcosa per lo step successivo.

