Due muri di Ekaterina Antropova ed è fatta. La Nazionale femminile di volley ha conquistato il titolo mondiale battendo la Turchia 3-2 (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8). È il secondo mondiale nella storia della pallavolo femminile italiana, l’ultima volta 23 anni fa, nel 2002. È il mondiale di tutte, non solo della stella Paola Egonu. Anzi, nel momento decisivo sono state le altre a fare la differenza, Antropova in primis. Ma andrebbero citate tutte: Myriam Sylla che è ovunque, Alessia Orro che è l'Mvp, De Gennaro leder assoluta. Trentasei vittorie di fila, due Nations League, un’Olimpiade e un Mondiale. Campionesse di tutto. Julio Velasco e il suo staff sono stati fondamentali nella gestione mentale e tecnica. Per il ct è il terzo successo nella competizione (le prime due volte con la Nazionale azzurra maschile). Era già (quasi) tutto previsto, nella finale di Bangkok. Due ore di battaglia, con il primo set che ha visto l'Italia partire con grande determinazione. Paola Egonu e Myriam Sylla protagoniste assolute. Le azzurre sono riuscite a gestire la pressione, chiudendo 25-23 grazie al tocco vincente di Stella Nervini, leader di oggi e di domani, che ha trovato le mani del muro turco. Il secondo set ha rappresentato il momento più complicato. La Turchia di Daniele Santarelli ha piazzato un devastante parziale iniziale di 2-10, con Melissa Vargas scatenata sia in battuta che in attacco, una costante fino al termine del match. L'Italia ha sofferto tremendamente, non riuscendo a trovare ritmo e subendo un pesantissimo 13-25 che ha rimesso tutto in discussione.

Nel terzo set la squadra di Velasco ha rialzato la testa. Il parziale è stato tiratissimo, la Turchia ha annullato ben tre set-point consecutivi prima di cedere 26-24 sull'ace di Paola Egonu. Vargas di nuovo protagonista nel quarto periodo e le turche pareggiano il conto: 25-19 e 2-2 complessivo. Il quinto set decisivo è stato una dimostrazione di carattere e maturità da parte delle azzurre. A fare la differenza sono le giocate a muro della coppia Fahr-Antropova. Paola Egonu al quinto ha abbassato le percentuali e sbagliato qualche giocata di troppo. Per fortuna, però, c’erano le sue compagne. Perché questa Italia, ce lo hanno detto tutti, è un collettivo, non la somma dei singoli. Da ricordare, comunque, il Mondiale di De Gennaro, che forse chiude qui la sua carriera in azzurro. Ed è lei ad alzare il trofeo insieme alla capitana Anna Danesi. Dall’altra parte c’era il ct Santarelli, suo marito. Una sfida nella sfida, una storia nella storia. Sì, l’Italia di Julio Velasco è una delle squadre più forti della storia del volley femminile, capace di vincere tutto quello che c'era da vincere. Se fosse stato calcio la gente sarebbe già in strada e nelle piazze. Pazienza: l’Italia del volley è campione del mondo.

