Trenta vittorie consecutive e ancora non essere sazie. La Nazionale femminile italiana di pallavolo aveva ancora voglia di vincere la trentunesima, contro Cuba, una squadra debole, decisamente inferiore alle Azzurre. Lo sapeva il ct Julio Velasco, lo sapevano le giocatrici. Lo sciamano della pallavolo, dopo il 3-0 alle cubane, ha parlato così: “Mi piace sottolineare che, nonostante fossimo consapevoli del fatto che Cuba non fosse una squadra molto forte, le ragazze abbiano giocato con una determinazione straordinaria”, e poi: “Credo che questo sia molto importante per consentirci di arrivare agli ottavi di finale con la capacità di stare sul pezzo anche in un match da dentro o fuori”. Consapevolezza di essere più forti, determinazione per dimostrarlo sul campo, in tre set, in un’ora scarsa di gioco. Oltre agli aspetti tecnici, sorprendono quelli mentali. Da quando la Nazionale si è presa l’oro olimpico a Parigi 2024 non si è più fermata. Quello fu il primo successo nella storia del volley femminile italiano alle Olimpiadi, come una soglia psicologica superata, ma ai Mondiali precedenti i risultati erano stati comunque ottimi: argento nel 2018 e bronzo nel 2022, con in panchina Davide Mazzanti, che forse è mancato proprio nella gestione mentale della squadra. Insomma, bastava un “clic”, uno scatto, il ritorno di Velasco in panchina e una generazione di atlete di talento - la più brillante è Paola Egonu, premiata nel 2018 come Mvp del mondiale (aveva solo 19 anni) e per molti la più forte opposta del pianeta. Un nome, il più altisonante, ma che non rende giustizia al gruppo.

“Abbiamo giocato con grande determinazione proprio come ci aveva chiesto il nostro coach” – ha detto Alessia Orro, palleggiatrice azzurra – “contro queste squadre bisogna essere bravi a mantenere il proprio focus senza abbassare la concentrazione e siamo state brave a farlo non concedendo mai spazio alle nostre avversarie”. Ancora il ct ha aggiunto: “Adesso ci aspetta il Belgio, senza ombra di dubbio la squadra migliore che affronteremo in questa pool con giocatrici forti ed esperte come Herbots (Britt Herbots, schiacciatrice belga della Agil Volley, Serie A1 italiana, ndr)”. L’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, è arrivare in fondo: “La partita con Cuba ci consente di arrivare pronti all'appuntamento con il Belgio per poi andare a Bangkok dove saremo attesi dal periodo più intenso del Mondiale”. Non è solo filosofia, né opera di uno “sciamano”. Concentrazione, consapevolezza, mentalità, determinazione: parole da campionesse.
