Dominanti: "Momo" Diouf e Saliou "Sali" Niang contro la Spagna hanno fatto la differenza. Due atleti di origine senegalese, nati entrambi a Dakar, che si sono ribattezzati scherzosamente "I Matti" dopo aver battuto la Nazionale allenata di Sergio Scariolo. Momo ha chiuso con 14 punti e 8 rimbalzi, guadagnandosi anche il riconoscimento di Mvp della partita. Sali ha firmato una doppia doppia (10 punti e 10 rimbalzi) in soli 15 minuti prima di uscire per un problema alla caviglia. L’Italbasket gioca oggi 4 settembre, alle 17.15, contro Cipro. Ma la qualificazione agli ottavi è già stata raggiunta.

Mouhamet Diouf
Nato il 10 settembre 2001 a Dakar, Mouhamet Rassoul Diouf è cresciuto a Sant'Ilario d'Enza, in provincia di Reggio Emilia. I suoi 206 centimetri di altezza e la passione per il basket lo portano presto nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana nel 2016, dove compie tutto il percorso formativo che lo porta in Nazionale. Il suo primo contratto da professionista lo firma nell'agosto 2019 e da lì i numeri raccontano di una crescita costante: dalle prime apparizioni (0 punti in 3 presenze nella stagione d'esordio) fino ai 6 punti e 3,2 rimbalzi di media nella stagione 2022-23. Nel luglio 2023 arriva l'esperienza internazionale con il CB Breogán in Liga Acb spagnola, dove chiude a 7,3 punti e 3,2 rimbalzi. È in Spagna che Diouf matura definitivamente, imparando a giocare contro avversari di livello mondiale. Ma è nel 2024 che c’è il grande salto: va alla Virtus Bologna per giocare in Eurolega. Con i bianconeri vince subito lo Scudetto, il primo della sua carriera, contribuendo alla cavalcata che ha visto Bologna eliminare Reyer Venezia (3-2), l'arcirivale Olimpia Milano (3-1) e infine dominare Brescia (3-0) in finale. Queste le statistiche: 6,2 punti di media in 31 partite di Eurolega, con percentuali altissime percentuali (60% dal campo, 70,1% ai liberi) che testimoniano la sua efficienza.

L’obiettivo: l’Nba
L'estate 2025 lo vede protagonista nella Summer League Nba con i San Antonio Spurs: “Mi piacerebbe andare nel campionato professionistico”. Ma prima serve finire il lavoro con la Virtus: “Devo affermarmi con Bologna nell'Eurolega: è lì che si aprono certe porte”, ha detto al Corriere.
Saliou Niang
Saliou Niang arriva in Italia a soli tre anni (è nato il 14 maggio 2004 a Dakar), stabilendosi a Mandello del Lario, in provincia di Lecco. A sette anni inizia a giocare nella squadra della città e poi passa al settore giovanile della Fortitudo Bologna. Le prime presenze Serie A2 le timbra nel 2022. Nel 2023 arriva il passaggio all'Aquila Basket Trento, la svolta definitiva nella carriera di Niang. Dopo aver ricevuto poco spazio a Bologna, trova in coach Lele Molin un allenatore che crede nelle sue qualità. Il debutto in Eurocup avviene il 29 novembre 2023, ma è nella seconda uscita che mostra il suo potenziale: 80% dal campo, 10 punti, 7 rimbalzi e 2 assist. La stagione 2024-25 con Trento è quella della consacrazione. Niang vince la Coppa Italia LBA 2025, ricevendo il riconoscimento come miglior giocatore italiano della competizione e il premio come giocatore più migliorato in Serie A.

Il Draft NBA e il Futuro
Per le sue performance il 26 giugno 2025 arriva la chiamata dei Cleveland Cavaliers, che lo scelgono con la 58esima scelta del Draft Nba. Una scelta che sorprende molti ma che conferma la sua crescita esponenziale. Nonostante la chiamata NBA, Niang rimane in Europa per giocare con la Virtus Bologna, dove ritrova l'amico Diouf.

L’Italia, il Senegal e il rapporto con Pozzecco
Entrambi i giocatori portano con orgoglio le loro radici senegalesi pur essendo completamente integrati nel sistema Italia. Diouf ammette: “Prima di tutto c'è la voglia di fare bene per migliorare le condizioni economiche della famiglia: è una cosa che ci portiamo dietro fin da piccoli”. Niang aggiunge: “Conosco la lingua del Senegal e sono fiero della sua cultura, anche se a Dakar sono tornato solo un paio di volte”. Entrambi hanno dovuto affrontare episodi di razzismo sui social media: “Anch'io ho ricevuto messaggi assurdi: li ho eliminati. Che cosa altro puoi fare?”, commenta Diouf. Su quello che Gianmarco Pozzecco rappresenta per entrambi Niang sottolinea ancora al Corriere: “È un coach che magari prende qualche fallo tecnico di troppo ma che a livello umano mi sta dando davvero tanto”.

