Anna Kalinskaya e Jannik Sinner continuano a mantenere il massimo riserbo sulla loro relazione: nessuna apparizione pubblica insieme, nessuna dichiarazione dopo la tempesta mediatica che li aveva colpiti pochi mesi fa, nessun segnale in un senso o in un altro, se non le ultime parole della tennista russa che hanno fatto ben sperare i fan della coppia. Ora lei è impegnata al torneo di Singapore, e proprio da lì, rispondendo alle domande dei giornalisti aveva liquidato la questione con un laconico: “Non credo che ci sia pressione, non cambia nulla”. Parole neutre, che non confermano né smentiscono nulla. A dare qualche indizio in più è invece Nikolay Kalinsky, fratello di Anna e calciatore della Premier League russa. Proprio lui ha mostrato grande approvazione per la relazione tra la sorella e il numero uno al mondo: “Se approvo la scelta di mia sorella? Sì, l'approvo pienamente. È un bravo ragazzo, normale e discreto, senza nessuna aria da star. Da come parla, non diresti mai che è il numero uno del mondo o che ha già vinto diversi Slam. So che tifa Milan, ma non abbiamo parlato troppo di calcio”.
Del resto, il rapporto tra Kalinsky e Sinner era già consolidato. Lo scorso ottobre, l’altoatesino aveva fatto recapitare al centrocampista una maglietta di Steph Curry autografata, sapendo della sua passione per l’Nba e i Golden State Warriors. Sinner aveva chiesto esplicitamente a Curry di scrivere una dedica per lui. All’epoca, Kalinskaya ancora si intravedeva nel box di Jannik, come durante il torneo di Pechino. Poi il silenzio: nessuna immagine insieme, nessun cenno pubblico, se si esclude un fugace abbraccio prima dell’Australian Open. Ma le parole di Nikolay fanno pensare che la storia sia tutt’altro che finita: “La approvo pienamente, è un bravo ragazzo”. Il giocatore del Nizhny Novgorod, squadra della massima serie russa, ha anche raccontato del suo primo incontro con Sinner, avvenuto lo scorso dicembre a Dubai. Mentre il ventitreenne azzurro si allenava in vista della nuova stagione, Kalinsky era lì in vacanza. I due, dopo essersi scritti sui social, hanno deciso di incontrarsi di persona: “Appena arrivato a Dubai, ci siamo visti, abbiamo cenato insieme e chiacchierato. Gli ho regalato una mia maglia del Nizhny, ci siamo divertiti. Anna non c’era perché aveva già fatto la sua preparazione a Miami”. Poi il fratello conferma che Sinner ha un certo interesse per il calcio: “Ha detto che sarebbe venuto a vedere una nostra partita, anche se con i suoi impegni è più probabile che vada io a una delle sue. Jannik conosceva già la squadra, non so se gli sia piaciuto o meno, ma sapeva che esisteva e che io giocavo lì. Forse glielo ha detto Anna, forse si è preparato prima del nostro incontro”.