Adesso è ufficiale. Frederic Vasseur sarà ancora il team principal della Ferrari, per quella che sarà la sua quarta stagione a capo del Cavallino Rampante. È stato uno degli argomenti più chiacchierati dell’intero paddock, dopo che negli ultimi round tante erano state le indiscrezioni su un possibile addio tra la Scuderia e il francese, specie dopo l’inizio deludente di stagione. Un rapporto apparentemente in crisi, ma così non è stato e, in vista del 2026, Fred sarà ancora il team principal di una squadra in cerca di riscatto, perché la prossima stagione - come spesso succede quando si parla di Ferrari - sarà cruciale, ancor più del solito.

Serviva evitare l’ennesima rivoluzione che avrebbe costretto a ricominciare tutto daccapo, come più volte successo negli ultimi vent’anni, visto che ad avvicendarsi al vertice della squadra sono stati ben sei team principal, da Jean Todt a Frederic Vasseur passando per Stefano Domenicali, Marco Mattiacci, Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto. Cambiamenti che, a conti fatti, hanno portato a ben poco, motivo per cui si è deciso di puntare sulla stabilità, importante considerata la rivoluzione regolamentare che debutterà il prossimo anno, con le nuovissime oltre che criticatissime monoposto agili pronte a prendere il posto delle attuali ad effetto suolo. Un cambiamento radicale, tra i più importanti della storia della Formula 1, con Ferrari chiamata a risollevarsi dopo i fallimenti degli ultimi anni: a Maranello un Mondiale costruttori manca dal lontano 2008, mentre quello piloti dal 2007, anno in cui a trionfare fu Kimi Raikkonen. Da quel momento solo beffe e tante delusioni, tra campionati persi all’ultima gara, 2010 e 2012, e stagioni iniziate già con il piede sbagliato, tanto indietro rispetto agli avversari, su tutti prima Red Bull e poi Mercedes. E dopo le aspettative non rispettate in questo 2025, con una monoposto incapace anche solo di impensierire la McLaren, il 2026 rappresenta un esame da non fallire, un anno a cui arrivare più preparati che mai.

Una prima reazione sembra arrivata, fondamentale per allontanare le indiscrezioni che si erano abbattute sull’intera squadra a partire da Montreal, con addirittura sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton arrivati a difendere pubblicamente l’operato di Vasseur, definendolo come la figura giusta per permettere alla squadra prima di crescere, poi di vincere. Poi, a Silverstone, una breve dichiarazione era stata rilasciata dall’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, il quale era stato tanto conciso quanto chiaro nel confermare la trattativa in corso per il rinnovo con il manager francese, allontanando ogni voce: “Fred è il nostro team principal, siamo a luglio e stiamo discutendo in modo positivo. C’è fiducia e abbiamo tempo”.

E adesso, alla vigilia del GP di Ungheria che si correrà sul rinnovato Hungaroring, tutto è stato ufficializzato, per un matrimonio che continuerà ad essere tale almeno fino alla fine del 2026. Nel comunicato diffuso dalla Scuderia, infatti, si legge come il rinnovo sia pluriennale, senza però specificare l'anno di scadenza, ma la sensazione è che su questo aspetto peseranno e non poco i risultati della prossima stagione. Qualora il progetto 678 dovesse essere vincente ogni dubbio sarebbe allontanato, altrimenti il rischio è che si arrivi ad essere circondati da indiscrezioni e voci di crisi già a metà della prossima stagione. Serve vincere e tornare a lottare, perché se ti chiami Ferrari e in squadra hai da un lato del box Charles Leclerc e dall’altro Lewis Hamilton è l’unico obiettivo possibile. Ora non resta che continuare a lavorare, ma con un certezza in più.
