E così ai tifosi nerazzurri tocca ancora aspettare qualche giorno. Tocca aspettare che Luca Percassi si svegli “in buona” e sì, dai, Ademola Lookman ve lo possiamo mollare ai 45 milioni offerti e non ai 50 richiesti. Ma sì, il giocatore vuole fortemente il nerazzurro – ma sponda Milano, mica Bergamo! –, adesso che non c’è più Gasp l’Inter ci sta anche un po’ più simpatica e così via. Insomma, non è forse che l’Inter, nonostante Lookman sia molto vicino, sta prendendo un po’ per il cu*o i propri tifosi? Spieghiamoci: probabilmente il giocatore arriverà e, a tutti gli effetti, sarà il colpo del mercato estivo dei milanesi (e non solo). Tuttavia, l’Inter dimostra di condurre le trattative (anche quelle più importanti) camminando costantemente su un filo molto sottile. E sinceramente non è quello che i tifosi auspicavano, soprattutto considerando i recenti introiti della società, che dalla Champions e dal Mondiale per club ha ricavato circa 165 milioni di euro. Eppure questa cautela nel trattare – quasi confinante con la goffaggine – non stupisce il tifoso medio, che guarda ormai alla società che più ama come a un’arpia col simbolo del dollaro stampato in fronte. I prezzi degli abbonamenti per l’imminente stagione sono aumentati e una buona parte della Curva è stata allontanata da San Siro poiché composta da “persone non gradite”. Ma non è solo una questione di Curva (peraltro ora in causa con la società). Pare evidente, per quanto fatta calare dall’alto come un’ascia avvelenata, la volontà di trasformare lo stadio in una sorta di ordinato (e iper-instagrammabile) salotto Premier-style . “I rincari sugli abbonamenti – scrive il nostro Jacopo Toma in un pezzo di due giorni fa – colpiscono anche i tesseramenti ai vari club, dove il costo per una nuova iscrizione può arrivare fino a 45 euro, 35 dei quali trattenuti direttamente dalla società. E non solo: l’aspetto più fastidioso riguarda tutta una serie di clausole aggiuntive sui cambi di nominativi e sul numero minimo di partite da vedere per evitare che l’abbonamento venga tolto”.

Ehm, la situazione è questa appena descritta e tu mi ripaghi con un’esasperante tira-e-molla per Lookman che, nel malaugurato caso non arrivasse, rischierebbe di far ripiegare la società su profili decisamente meno attraenti? Nelle ultime 24 ore sono usciti anche i nomi di Eliesse Ben Seghir (Monaco) e Christopher Nkunku (uno dei famosi esuberi del Chelsea). Su quest’ultimo il presidente Beppe Marotta ha detto no, ma l’impressione è che una società che pare avere le idee chiarissime su come irritare i tifosi non abbia idee altrettanto chiare su come – in virtù degli introiti di cui sopra – spazzare via la concorrenza locale (giocandosela giusto col Napoli, ecco) senza troppi “se” e “ma”. Lookman escluso, che alla fine crediamo arriverà, la campagna acquisti nerazzurra della prossima stagione è stata improntata alla assoluta cautela. Che può far rima con saggezza come con timidezza. Difficile capire se in questo momento, sul fronte mercato, l’Inter si stia rivelando più saggia o più timida (questo lo dirà solo il campo), ma certo è che l’Inter non sta “sprintando”. Appare macchinosamente attendista, troppo incline a guardare come si muovono prima gli altri. In una fase dell’anno, oltretutto, in cui un buon difensore che faccia le veci (fino a prenderne il posto?) di Acerbi o Pavard già sarebbe dovuto arrivare. Sempre senza quei troppi “se” e “ma” che concorrono a cristallizzare l’attuale irritazione dei tifosi. Fastidi e timori che, effettivamente, potrebbero smorzarsi con l’arrivo di Lookman. Il giocatore è irrequieto, la sua permanenza a Bergamo si era complicata già l’anno scorso, per via di alcuni forti diverbi con Gasperini. Prima che iniziasse la scorsa stagione già avrebbe potuto finire al PSG, ma all’epoca l’Atalanta si mise di traverso, ribadendo di vedere in lui un irrinunciabile top player. Incassata quell’importante manifestazione di stima, Lookman però riprese a scalpitare quando Gasp lo attaccò dopo l’eliminazione dei bergamaschi, in Champions, per mano del Bruges. Lì, idealmente, è iniziato il lento processo di avvicinamento di Lookman all’Inter. Un avvicinamento che ora deve concretizzarsi. Affinché il mercato dell’Inter sia ben diverso da quello quasi fallimentare della scorsa stagione (Taremi il grande flop, Palacios l’oggetto misterioso). Affinché i tifosi percepiscano ancora l’abbraccio della società.
