Devastante. 5 a 0 a Empoli dopo la settimana più tribolata della stagione. E se incamerasse i tre punti casalinghi col Venezia, con un ipotetico pareggio fra Napoli e Inter, l’Atalanta si ritroverebbe, con pieno merito, a un punto dalla vetta. Vola, l’Atalanta, ma in un cielo gelato. Ieri, al momento della sostituzione, Ademola Lookman esce dal campo con due gol nello zaino, ma il suo tecnico, Gian Piero Gasperini, non lo degna neppure di uno sguardo. Un momento paradossale, persino doloroso, crediamo, per quei tifosi bergamaschi che in questa Atalanta si riconoscono, gonfi d’orgoglio.
Che succede a Bergamo?
Succede che Gasp ha pervicacemente cercato il muro contro muro con il più top dei suoi top player. Ed è forse un peccato, sebbene la storia del calcio sia infarcita di aut aut. O me o Van Basten, disse Sacchi. Berlusconi si tenne stretto Van Basten e chiamò Capello. Ma di casi simili ce ne sono ogni tre mesi. Alcuni vengono pubblicizzati, altri no, magari perché i nomi dei contendenti non sono così altisonanti. A Bergamo è quindi successo che in sala stampa, dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Club Bruges, Gasp abbia così commentato l’errore dagli undici metri di Lookman, un rigore che avrebbe potuto riaprire un match quasi compromesso: “Li calcia malissimo, anche in allenamento ha una percentuale realizzativa davvero bassa, c'erano Retegui e De Ketelaere che potevano tirarli ma sull'onda dell'euforia per il gol appena segnato ha voluto prendere lui il pallone. Un gesto che non mi è piaciuto". I rigori, di questi tempi creano scompiglio, vedi il caso Lucca in Lecce-Udinese. Non si fa attendere la risposta di Lookman: “Essere additato nel modo in cui sono stato non solo mi ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso, non da ultimo per il duro lavoro e l’impegno che ho sempre messo ogni giorno per aiutare a portare al successo questo club e gli incredibili tifosi di Bergamo”. Rottura piena, ma c’è un bel pezzo di stagione davanti e un campionato dove Inter e Napoli trottano.
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Prima di Empoli-Atalanta, la svolta firmata Percassi
Prima che la Dea scendesse in campo a Empoli, di nuovo Gasp: “Giustamente, come hanno detto in tanti, c’è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza (2026, ndr) o di interrompere. Non ci saranno ulteriori rinnovi e continuità”. Al che dice la sua anche Luca Percassi, amministratore delegato della società. Una dichiarazione che forse Gasp non si aspettava. Dice Percassi: “Siamo in una posizione di classifica fantastica e vogliamo raccogliere il più possibile a cominciare da oggi. Siamo insieme a Gasperini da 9 anni, per il rapporto e il confronto che c'è con lui del futuro parleremo a fine stagione. Se Gasperini vorrà andare via ce ne faremo una ragione". Rottura numero due. Chi conosce l’ambiente bergamasco sa che Gasp, col passare delle stagioni, è diventato quasi un secondo presidente. Ogni tanto forzava, alzava la voce, e dall’altra parte, fra i dirigenti, trovava comunque un dialogo. Non c’è sempre stato amore fra Gasp e i vertici, bensì reciproca stima (immensa) e riconoscenza. Perché sia la famiglia Percassi che Gasperini sanno che il miracolo nerazzurro si è realizzato in virtù di investimenti mirati (quel gioiello del Gewiss Stadium, ad esempio) e scelte tecniche il più delle volte totalmente azzeccate, se non – addirittura – autentiche invenzioni. Li fa giocare tutti bene, si dice di Gasperini. Poi vanno via dall’Atalanta e insomma… Vedi Koopmeiners, che lontano da Bergamo, quest’anno, sembra un altro. Ma in otto stagioni di casi ce ne sono stati diversi. Chi avrebbe scommesso così forte, quest’anno, su Retegui?
Finisce così?
Terminata la partita di Empoli, Gasp in conferenza stampa: “Siamo professionisti”, riferendosi al gelo fra lui e Lookman. E aggiunge che in carriera Lookman ha segnato così tanto solo a Bergamo. Con lui, s’intende. Così oggi si riparte. Il calcio, fino al momento in cui c’è un obiettivo concreto all’orizzonte, pretende pragmatismo e azione. Tutto il caos di questi ultimi giorni potrebbe finire sotto traccia se l’Atalanta si ritroverà a lottare per lo Scudetto fino all’ultima giornata. Poi si riaprirà tutto, con un po’ di magone. Questa splendida Atalanta, con ogni probabilità, il prossimo anno inizierà la stagione sia senza Gasp sia senza Lookman.
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