La situazione della campagna abbonamenti dell’Inter per la stagione 2025-2026 si complica ulteriormente. Abbiamo già scritto della rivolta dei tifosi sui social per il caro-biglietti, e della causa intentata dagli ultras alla società per la loro estromissione da San Siro. Il rincaro è oggettivamente dimostrabile: dai 299 euro del terzo verde ai 3.899 euro del primo rosso, con rincari rispettivamente dell'11.15% e dell'11.07% rispetto allo scorso anno. I settori più colpiti dagli aumenti sono quelli arancio e rosso intermedi, con aumenti che toccano il 20.88% per il primo arancio. Ma non è tutto qui: il tariffario impazzito ha finito col danneggiare anche i soci degli Inter club. E non si tratta di noccioline. Dai dati ufficiali presentati dalla società a luglio di quest’anno, si parla di 1128 club in tutto il mondo, per un totale di 228.200 soci, sparpagliati in 78 nazioni. Sempre dal sito ufficiale Inter: “Essere socio consente infatti di vivere l’Inter a chilometri di distanza o di assaporare da vicinissimo le emozioni del campo ma soprattutto permette di lasciare un segno tangibile della propria passione diventando parte della grande famiglia nerazzurra degli Inter Club”. Ok, ma a che prezzo? I rincari sugli abbonamenti colpiscono anche i tesseramenti ai vari club, dove il costo per una nuova iscrizione può arrivare fino a 45 euro, 35 dei quali trattenuti direttamente dalla società. E non solo: l’aspetto più fastidioso riguarda tutta una serie di clausole aggiuntive sui cambi nominativi e sul numero minimo di partite da vedere per evitare che l’abbonamento venga tolto. Vediamo nel dettaglio.

Fino alla stagione 24/25 ogni socio Inter club aveva la possibilità di acquistare in prelazione (in una fase di vendita dedicata) fino a 4 biglietti per altri soci interclub. Dal 25/26 la quantità scende a 2 biglietti, ma solo acquistando l'upgrade plus al prezzo di 25 euro. Quindi quello che l'anno scorso era compreso nella quota tessera (ora aumentata), adesso costa 25 euro aggiuntive alla tessera. E ancora: Fino alla stagione 24/25 essere iscritto ad un Inter club ti dava la possibilità di richiedere i biglietti per le trasferte europee di champions league, dal 25/26 ognuno dovrà arrangiarsi per conto suo perchè i club (che fino allo scorso anno erano l'unico canale per avere i bigliettI) adesso sono del tutto esautorati. Poi c'è la questione abbonamenti: al netto della pulizia etnica avvenuta in curva nord, gli abbonamenti base sono stati tutti aumentati rispetto agli anni passati (ma anche questo ormai è una consuetudine), in più è stato introdotto oltre al pacchetto plus (diventato del tutto inutile) anche il pacchetto full. Cambio nominativo (se e quando consentito) a pagamento, 20 euro a volta. Come se tutto questo non bastasse, è stato aggiunto l'obbligo di fare almeno 8 partite in presenza, pena la revoca dell'abbonamento l'anno successivo. Quindi anche una ipotetica discriminazione territoriale, perchè molti dei soci residenti al centro-sud Italia che avevano sottoscritto un abbonamento, chiaramente, per la distanza non possono partecipare con l'assiduità di chi abita in Lombardia. Come dire, paghi anche se stai a casa.

Cosa implica tutto questo? Che tutti i biglietti che prima venivano immessi nel mercato, ora vengono in qualche modo accentrati verso la società. In altre parole: ci guadagna soltanto l’Inter. Passi per gli ultras estromessi, ma a essere tagliati fuori sono anche tutti i vari Inter club sparsi per l’Italia, come se si tentasse una vera e propria trasformazione del pubblico: sempre meno tifosi in senso stretto, sempre più persone che pagano per assistere a uno show. Una rivoluzione, tanto che Nino Ciccarelli sui social, ripubblicando uno spezzone della conferenza stampa di Marotta in cui parla di “colmare il gap” tra secondo e primo posto in campionato, ha commentato: “Lo colmi togliendo l’anima e il cuore dello stadio. Vergogna”. E il fatto di aver introdotto la formula del tesseramento Plus ha lasciato altrettanto scontenti i tifosi, che lamentano il fatto di aver creato una divisione tra supporter di serie A e supporter di serie B. Finirà davvero con gli stadi vuoti e tutti i tifosi a casa a guardare le partite su Dazn?

