Tra Hakan Calhanoglu e l’Inter l’amore continua. E non poteva essere altrimenti. Come nelle relazioni più passionali e profonde le crepe feriscono, allontanano, ma tutto ciò esiste per essere ricucito. E tornare a splendere. E’ la vita di chi sprigiona sentimenti e condivide pezzi di vita indimenticabili. Nessuno, infatti, avrebbe meritato un finale come l’inizio dell’estate sembrava aver scritto per il capitano della nazionale di calcio turca e la sponda nerazzurra di Milano. Mezze voci, battute a distanza e facce di chi non vuole più sapere nulla dell’altro. Parole ai microfoni di Lautaro, l’intervento del presidente Marotta, la risposta di Chala con le stories di Instagram. Sembrava un libro pronto a chiudersi nel peggiore dei modi. E invece no.
Calhanoglu è arrivato ad Appiano Gentile oggi, martedì 23 luglio, e nell’aria si è percepito di nuovo qualcosa di grande. D’altronde il centrocampista è stata la chiave di tanti successi del percorso dell’Inter di Inzaghi. Quattro anni in cui i sogni sono stati così grandi che, anche quando si sono solo sfiorati, hanno riempito l’anima del popolo interista consapevole di poter volare altissimo.
Quindi niente addio, niente ritorno in Turchia, niente di niente. Solo isterismo per Hakan che, nel primo giorno del suo arrivo in Italia, ha gettato definitivamente acqua sul fuoco. “Le mie vacanze non sono state facili, ma siamo sempre stati in contatto con l’Inter - ha dichiarato -. Ogni anno escono voci di mercato, ma non ho detto niente perché volevo solo che i nostri tifosi vedessero che sono tornato. Sono contento di essere qui, sono un giocatore dell'Inter e voglio continuare con questa maglia".
Parole al miele, che chiudono tutto il terremoto vissuto mentre i compagni uscivano dal Mondiale per club con una coda di veleno.
Calhanoglu ha fatto chiarezza anche sul suo rapporto con Lautaro Martinez: “Lautaro? Abbiamo parlato. Siamo professionisti, non c'è problema. Quando il capitano torna lo abbraccerò. Oggi siamo tutti più rilassati e guardiamo avanti”.
E se qualcuno, fino a oggi, seguendo l’onda delle voci che hanno trovato un megafono nella vitalità di Internet, pensava che in casa nerazzurra non ci fosse più il sereno, che fosse un gruppo da ricostruire, probabilmente dovrà rivedere le sue posizioni. Perché, oltre alle operazioni di mercato andate a buon fine fino a oggi (Sucic, Luis Henrique, Bonny, il rinnovo di Zalewski e la conferma di Pio Eposito), c’è anche un Calhanoglu in più. Chivu quindi potrà contare sul play che in nel ciclo Inzaghi ha fatto la differenza.
Ora manca il colpo grosso: Ademola Lookman. Allora sì che sarebbe tornata l’Inter.
