La Nazionale fino a poco tempo fa era sinonimo di Nazionale maschile di calcio. Le cose stanno cambiando: ora la Nazionale sono Jannik Sinner e la squadra femminile di calcio. Le azzurre oggi si giocano l’accesso alla finale dell’Europeo contro l’Inghilterra, che parte con i favori del pronostico in quanto campione in carica e arrivata seconda all’ultimo Mondiale. La vincente in quell’occasione fu la Spagna, che invece troverà la Germania nell’altra semifinale. L’Italia, infatti, non raggiunge una finale femminile da 28 anni e gli ultimi 5 incontri contro le inglesi sono finiti male: 4 sconfitte e un pareggio. Il ct Andrea Soncin, comunque, è fiducioso: “Non abbiamo paura: la preparazione è stata ottimale, puntando a rigenerarci in vista di una partita che chiederà tanto sul piano fisico e atletico. Ci accompagnano coraggio, consapevolezza e serenità, come in tutto il nostro percorso. Siamo convinti di avere le armi per poterla vincere”. Ma questa partita è solo lo step più recente (e speriamo non il più importante) di un percorso che parte da lontano.

Lo sviluppo tecnico
Difficile sintetizzare tutti i passaggi che hanno portato al risultato di Euro 2025. Certo è che dal 2009, almeno per quanto riguarda la Nazionale, sembra esserci stato un cambio di marcia. Da allora infatti è attivo il programma Calcio+15, che punta alla crescita delle giocatrici Under 15 sia dal punto di vista tecnico che personale. L’80% delle giocatrici selezionate e formate, leggiamo sul sito della Figc, ha proseguito il percorso in azzurro nelle diverse categorie di età. Negli anni, poi, ci sono stati cambiamenti fondamentali nel riconoscimento del movimento calcistico femminile, su tutti il passaggio dal dilettantismo al professionismo avvenuto nel 2022. Dunque arrivano anche per le calciatrici i contratti regolari contributi previdenziali, maternità e pensione, anche se le differenze economiche con i colleghi uomini rimangono enormi.

I risultati riguardano il movimento
Al di là della campagna comunque vada positiva all’Europeo, ci sono altri parametri che esprimono la crescita del movimento: tra il 2008 e il 2022, infatti, il numero di tesserate Figc è cresciuto del 94%. Rimanendo all’oggi, poi, va sottolineato che, come riporta la rivista Calcio femminile, il numero di calciatrici attive allo Women’s Euro 2025 provenienti dalla Serie A è di 47, inferiore solo a quelle provenienti da Bundesliga (48) e FA Women’s Super League (la Premier League femminile, 76 atlete).
Women's Euro 2025
La difesa delle azzurre, quella sì come da tradizione, ha funzionato: solo 5 gol subiti in quattro partite (solo la Spagna ha fatto meglio con 3). Cristiana Girelli, numero 10 sulle spalle e doppietta ai quarti contro la Norvegia, è la protagonista indiscussa. A 35 anni è alla sua grande occasine per vincere con la Nazionale (con cui ha segnato 61 gol), dopo una valanga di titoli con la Juventus. È lei la leader tecnica ed emotiva (altro tassello palesemente mancante tra gli uomini), quella che con la fascia al braccio punta a essere decisiva anche contro l’Inghilterra.

Per i maschi nell’ultimo periodo la Nazionale è sembrata più un fastidio che altro. Troppe forse le pressioni subite nei rispettivi club, dove se arrivi secondo sei un fallito, per concentrarsi anche sull’Italia. Una spiegazione, un’ipotesi, non una giustificazione dei fallimenti recenti. La squadra di Soncin, al contrario, ha deciso di correre al massimo in questa competizione. Le favorite restano le altre, ma Girelli e compagne hanno le carte in regola per farcela. Sperando che questa sia solo una serata di passaggio: la notte più importante deve ancora arrivare.
