Se ne studiavano i movimenti, le parole, i voli dei jet privati: Max Verstappen e Toto Wolff (e George Russell di conseguenza) sono stati uno degli argomenti più succulenti dell’inizio del mercato piloti in Formula 1 - in un anno in cui di grossi cambiamenti sembrano essercene pochi, almeno per chi sta dentro l’abitacolo. Se di cambi al vertice ne abbiamo già visti tantissimi, con la Red Bull che ha ingaggiato Laurent Mekies, la Ferrari che rischiava di perdere Fred Vasseur e l’Alpine che adesso ha Flavio Briatore da cui prendere il riferimento, per quanto riguarda i contratti dei piloti non ci sono state novità.

Proprio per questo motivo, l’eventuale clausola nel contratto di Max Verstappen, una sorta di bacchetta magica da usare in caso di emergenza per sganciarsi dal suo accordo pluriennale con la Red Bull, ha fatto venire l’acquolina in bocca a tanti dirigenti del paddock, speranzosi di poter provare ad aggiudicarsi il pilota più conteso della griglia. Quattro titoli mondiali non si sono conquistati da soli e la condotta dimostrata dall’olandese in questi anni lo rendono già un fuoriclasse, uno di quei piloti che sai già di star vincendo anche solo facendogli firmare un contratto. La squadra che lo ha cresciuto, insieme a Christian Horner e Helmut Marko, sanno bene cosa vuol dire avere un pilota come lui e infatti gli hanno fatto firmare un accordo che lo vedrebbe impegnato a Milton Keynes fino al 2028, anno che, come ha specificato più volte, potrebbe anche essere quello del ritiro dalla Formula 1 per il campione del mondo in carica.

Secondo diverse fonti vicino al pilota però, nel contratto con la Red Bull ci sarebbe stata una clausola che gli avrebbe permesso di recedere l’accordo e spostarsi in un’altra scuderia: se il campione del mondo in carica non fosse stato tra i primi tre in classifica di campionato prima della pausa estiva allora avrebbe potuto cercare un altro team. Con i punti che detiene al momento però, sarà molto probabile vederlo ancora sul podio virtuale dopo il Gran Premio d’Ungheria. Ed è arrivata anche la conferma di Helmut Marko: “Max Verstappen correrà con noi nel 2026”. C’era da aspettarselo, ma due settimane fa l’olandese aveva fatto dubitare in parecchi: sembrava infatti che la Mercedes di Toto Wolff fosse interessata a sostituire George Russell proprio con il campione del mondo in carica.
Il team principal della squadra di Brackley aveva spiegato come, ovviamente, in caso l’olandese fosse stato libero per il prossimo anno ci avrebbe fatto un pensiero: “Se vuoi vincere e c’è il miglior pilota al momento senza un sedile è ovvio che vuoi sapere di più”. A perdere il posto in Mercedes però non sarebbe stata la new entry, Andrea Kimi Antonelli, al debutto quest’anno dopo tanto lavoro svolto con la scuderia fin dai kart, ma George Russell, il pilota di punta negli ultimi tre anni - colui che ha saputo reggere il confronto e battere Lewis Hamilton. Infatti, pensare all’eventualità di una Mercedes senza Russell aveva fatto storcere parecchie bocche, anche perché il britannico sta svolgendo un’altra stagione pazzesca, dove ha portato la vettura più volte sul podio senza far mai mancare i punti.

E sebbene il britannico fosse sereno e disinvolto, anche nei momenti in cui gli è stato chiesto onestamente del suo futuro, la minaccia di Verstappen si è fatta sentire parecchio. Alla fine della fiera però, ognuno a casa propria: i due, che si sono spesso stuzzicati sia dentro che fuori dalla pista (celebri le loro litigate, sia tra le curve di Barcellona che dopo i briefing tecnici), rimarranno al volante delle proprie vetture. In concomitanza con la notizia della permanenza di Verstappen, confermata anche dal De Telegraaf, testata olandese molto vicina al quattro volte campione del mondo, è arrivata anche la conferma del rinnovo del contratto di Russell, che verrà studiato proprio nelle prossime settimane.
“Sono ottimista, penso che potrà dormire tranquillo durante la pausa estiva. Lo avremmo anche rinnovato prima, ma non c’è stata la giusta occasione” ha rivelato Toto Wolff a Sky Sport F1. “Io sono trasparente con i miei piloti e glielo avevo detto onestamente: c’è questa situazione con Max e devo ovviamente esplorarla. Ma lui mi ha risposto sicuro e fiducioso, come sempre” ha aggiunto il team principal. Una situazione da tutto fumo e niente arrosto alla fine, con i due piloti che, con tutta probabilità (in Formula 1 non si può mai avere certezze), rimarranno al volante delle rispettive vetture.

