Lewis Hamilton, protagonista indiscusso della prima parte della stagione di Formula 1 nel 2025 per tutti i motivi sbagliati, sta passando la sua pausa estiva in silenzio e fuori dai riflettori, per prepararsi al meglio per la seconda metà dell’anno. Il suo debutto complicato in Ferrari, tra aspettative altissime e frustrazione crescente è stato commentato da tutti e, dopo le ultime delusioni in Belgio e in Ungheria, è arrivato anche il verdetto di Fred Vasseur, il team principal della rossa. “Spesso sono le circostanze a giocare un ruolo determinante, e Lewis ultimamente è stato spesso sfortunato” ha spiegato l’elvetico.

Per il capo della Scuderia, la motivazione dietro alle difficoltà del sette volte campione del mondo è l’arrivo a Maranello: “Col senno di poi, devo ammettere che abbiamo sottovalutato il cambiamento di ambiente. Prima era stato nella stessa squadra per diciotto anni, McLaren e Mercedes erano diventate come una casa. C’è una differenza maggiore tra Ferrari e Mercedes che tra Mercedes e McLaren”. E poi arriva il paragone con Carlos Sainz, il pilota che ha lasciato il suo sedile a Sir Lewis per trasferirsi in Williams: “Quando Lewis è arrivato alla Ferrari, abbiamo ingenuamente pensato che avrebbe avuto tutto sotto controllo. Lui non è come Carlos Sainz, che cambia squadra ogni poco e ha familiarità con questo processo. Lewis ha avuto bisogno di quattro o cinque gare per prendere il controllo della situazione. Dal GP del Canada però è praticamente in carreggiata”.

“Il primo passo è già stato compiuto con successo” dice però Vasseur: la speranza è davvero l’ultima a morire? “Lewis è molto autocritico, è sempre estremamente esagerato nei suoi giudizi. A volte è troppo severo con la macchina, a volte con se stesso. Bisogna quindi calmarlo e spiegargli che non è la fine del mondo. Il messaggio che trasmette peggiora solo le cose” ha aggiunto. Non sorprende che arrivino le difese da parte sua, essendo che è stato proprio Fred Vasseur a volere il britannico a Maranello. Ma con la speranza non si vincono i mondiali e se il sette volte campione del mondo non dovesse riprendersi da questa crisi…

