Jannik Sinner ieri a Cincinnati non era semplicemente il numero uno del mondo: era un ragazzo debilitato, pallido, con movimenti lenti e senza reattività. Il linguaggio del corpo lo tradiva già dai primi scambi contro Carlos Alcaraz, in una finale durata appena ventitré minuti. Dopo cinque game persi di fila e uno sguardo smarrito rivolto al box, Sinner si è arreso dicendo: “Sto troppo male, non riesco a muovermi”. Ma cosa è successo davvero a Jannik? Lo stesso tennista, nel discorso post-match, non ha voluto entrare nei dettagli. “Stavo male da ieri, speravo di migliorare nella notte, ma le condizioni sono peggiorate”, ha detto con voce affaticata, senza aggiungere altro. Niente riferimenti a problemi muscolari o articolari, che infatti sono stati esclusi, né conferme sull’ipotesi di un’intossicazione alimentare. La pista più accreditata, al momento, resta quella di un virus. E proprio per questo abbiamo chiesto al virologo Matteo Bassetti che cosa ne pensasse: “Da come l’ho visto potrebbe essere questo caldo spaventoso. Affrontare una partita di tennis con il suo fisico e con le condizioni climatiche che c’erano (si parlava di quasi 40º) è veramente difficile. Che in una situazione così devastante ci sia stato un virus, magari intestinale, è evidente che rende il corpo umano meno performante. Quindi, secondo me, potrebbero starci le due cose. Ma credo che sottoporre a un caldo estremo e a simili condizioni gli atleti, che devono fare sforzi simili per 10 giorni, sia disumano. Non è stato, peraltro, Sinner l’unico ad avere problemi, quindi direi che agosto a Cincinnati è dura… oltretutto per permettere di rendere il tennis sempre più visibile in tutto il mondo hanno giocato alle 21 italiane, quindi nell’orario più caldo in Ohio”.

Il tennis, però, è uno sport estivo: “Certo, ma un conto è giocarlo a 30°, un conto con 40° e un percepito di 50°. Penso che sia un tema che in qualche modo andrà affrontato. Comunque per lo Us Open non sono preoccupato, penso che abbia modo di riprendersi e mi auguro che sia stato solo un problema virale, che quindi rientra, piuttosto che di tipo muscolare”. Sul campo l’immagine è stata inequivocabile: un Sinner svuotato di energie, incapace di reagire. I prossimi passi saranno gli esami di approfondimento a cui si sottoporrà già oggi, seguiti da almeno un paio di giorni di riposo assoluto. Le cause restano comunque da chiarire, ma un dato è certo: le condizioni climatiche estreme dell’Ohio hanno avuto un peso non secondario proprio come lo stesso Bassetti ha sottolineato e come ha detto lui stesso durante la premiazione, sottolineando come l’alternanza fra l’aria condizionata della player lounge e l’umidità soffocante dei campi abbia creato uno stress fisico notevole: “È stato uno dei tornei più caldi che abbiamo giocato, forse il più caldo in assoluto”. Ma a Bassetti abbiamo chiesto anche dell’emergenza dermatite nodulare in Sardegna: c’è da allarmarsi? “È un problema veterinario, che colpisce i bovini riducendo la Produzione di latte. È trasmesso attraverso gli insetti e non riguarda assolutamente gli esseri umani. È di pertinenza esclusivamente veterinaria e sono loro a occuparsene”.