Come stanno andando le cose in MotoGP lo dicono le classifiche del Qatar e di Portimao e che in Superbike sta andato tutto ancora peggio lo dicono quelle di Phillip Island e Barcellona. La crisi di Honda nelle corse in moto sembra sempre più profonda, tanto che c’è chi ipotizza un clamoroso abbandono sulla scia di quanto fatto da Suzuki appena due anni fa. Da HRC garantiscono che non sarà così, ma alle parole, almeno fino a adesso, non sono seguiti ancora i fatti. E’ ciò che – a modo suo e senza girarci intorno – ha denunciato proprio in queste ore anche Paolo Simoncelli.
Lui, oggi team manager della SIC58 Squadra Corse, a Honda è legato fino in fondo all’anima, visto che quello era il marchio he aveva scommesso su suo figlio Marco Simoncelli proprio per la MotoGP. Tanto che anche quando è nato il team che porta il nome del SIC non c’è stato mai il dubbio se scegliere Honda o no per la fornitura delle moto. Solo che adesso anche quel matrimonio voluto dai sentimenti veri e dai ricordi potenti potrebbe andare in crisi, perché quello che sta succedendo in MotoGP e in Superbike succede anche in Moto3. E a dirlo è proprio Paolo Simoncelli.
“E’ tempo di attesa e di pazienza – scrive Paolo nel resoconto sul fine settimana di Portimao pubblicato sulla pagina della sua squadra - i nuovi inizi sono sempre complicati bisogna lavorare per conoscersi, capirsi e poi performare al meglio. Ma una critica la voglio fare alla casa costruttrice giapponese a cui da anni affidiamo i nostri risultati: la Honda. Al rinnovo del contratto ad agosto ci erano state promessi sviluppo del motore e stravolgimenti tecnici, invece le uniche migliorie apportate sono grazie a Marco, che cerca di alleggerire la moto il più possibile. Accorcia, stringi, tira per portare le nostre moto (quasi) al pari delle KTM. Ma quando la coperta è corta, puoi tirare di qua e di là, ma qualcosa rimane pur scoperto. Pensavo che i giapponesi non dessero certezze se non fossero sicuri, invece mi sbagliavo”. Una frase, quest’ultima, che avrebbe potuto pronunciare anche Marc Marquez nelle ultime due stagioni, prima di salutare tutti, chiudersi la porta alle spalle e andare a vincere con chi oggi è realmente competitivo e vuole continuare a esserlo.
Intanto, al di là dei problemi delle Honda, Paolo Simoncelli dice la sua anche sull’altra grande novità che riguarda la Moto3: il nuovo fornitore degli pneumatici. “Il 2024 lo ricorderemo come l’anno del cambiamento delle gomme, anziché del cambiamento climatico – aggiunge Paolo - sfasano in modo determinante l’andamento della gara. Siamo tornati a correre come trent’anni fa, a dover fare strategia, andare più piano per gestire l’usura delle gomme, per non arrivare a prendere la bandiera a scacchi sulla tela. Per quanto riguarda i nostri piloti …facciamo finta di stare calmi! Nonostante gli errori commessi da Lunetta o le opinabili strategie di gara di Farioli, non possono ricevere critiche, sono motivati da tantissima voglia di fare, sono pieni di energia e credo molto in loro e nelle competenze di Marco Grana che non solo li affianca ma è completamente assorbito da questa nuova sfida”.