La stagione 2025 della MotoGP non è iniziata nel migliore dei modi per KTM. Tra performance altalenanti e crisi finanziaria, il team si ritrova sotto i riflettori, ma non per le ragioni auspicabili. Pit Beirer, come al solito, ci ha messo la faccia e anche il suo solito piglio da leone che combatte fino all’ultimo per respingere con fermezza le voci di un imminente “libera tutti”. “In molti parlano – ha detto nei giorni del GP del Qatar – ma la verità è che abbiamo tutto ciò che ci serve per ottenere buoni risultati. Il problema è tecnico: i nostri piloti non sono a loro agio con la moto. La crisi non c’entra niente".
Beirer ha anche spiegato che KTM ha testato nuove parti, ma molte hanno peggiorato la sensazione generale dei piloti. "Dobbiamo tornare a soluzioni più stabili – ha ammesso – Ma lo ripeto: il problema è tecnico. Guardate le nostre altre discipline: Dakar, MX, Supercross, vinciamo ovunque. La MotoGP è brutale. In KTM siamo preparati per il futuro e abbiamo molto supporto all'interno dell'azienda per continuare a competere a un livello molto alto".

L'inizio di stagione sotto le aspettative, quindi, è qualcosa che, almeno a detta del manager austriaco, c’entra meno di niente con il terremoto finanziario che KTM sta attraversando e anche le voci di un abbandono già dal 2026 sono senza fondamento. “Speculazioni”, le ha definite Beirer, arrivando a lasciar intendere che c’è chi è pronto a banchettare su resti che, invece, non ci saranno. Perché le risorse per mandare avanti il racing ci sono grazie a sponsor e budget già messi al sicuro. Il problema, però, è che devono arrivare i risultati, altrimenti le parole rischiano di contare molto poco. Soprattutto in un momento in cui si comincia a parlare di mercato e in KTM c’è un certo Pedro Acosta, da molti considerato il vero gioiello tra le nuove leve della MotoGP.
“Pedro Acosta – ha tagliato corto Beirer – è sotto contratto con KTM fino al 2026. Se tutti stanno scoprendo solo ora che Pedro è un bravo pilota, noi lo abbiamo scoperto molti, molti anni fa e per questo è con noi”. Nonostante il contratto, però, Beirer è consapevole che non basterà mostrare i denti per tenere lontani i predatori da Pedro: "le buone squadre vogliono buoni piloti, quindi dobbiamo lavorare insieme e far sì che Pedro si senta a suo agio qui”.

Ecco perché, al di là dei fine settimana di gara, in KTM sembrano puntare tantissimo sui test privati, finora “sabotati dalla sfortuna”. L’alluvione che ha colpito Jerez e il maltempo su Misano, infatti, hanno fatto saltare le giornate di lavoro previste nelle scorse settimane. "Non abbiamo potuto fare i test perché la pista di Jerez è stata distrutta. La settimana scorsa abbiamo fatto un test a Misano, ma a causa delle condizioni meteorologiche non è andato molto bene - ha spiegato ancora Beirer – torneremo anche in galleria del vento, ma abbiamo bisogno di mettere km sotto le ruote con i nostri collaudatori”.
La parola chiave, a questo punto, è Jerez. Non come teatro del prossimo GP, ma come teatro dei prossimi test in cui KTM sarà chiamata definitivamente a una svolta. Dall’Austria, infatti, girano voci che proprio dopo il test di Jerez Pedro Acosta deciderà se prendere in considerazione le nuove strade che gli sono state prospettate, compreso un ingaggio da trenta milioni di Euro per due stagioni da parte di Honda. Le parole del manager del giovane pilota spagnolo, in questo senso, sembrano confermare l’indiscrezione. “Se ciò che manca può essere colmato – ha detto Albert valera a Speedweek - allora sarà perfetto. Ma se questo non accadrà valuteremo anche altre opzioni”. E' a tutti gli effetti un ultimatum fissato al 28 aprile.
