Marc Marquez potrebbe mangiarsi i gomiti. Viene da dirlo dopo l’ennesima conferma che la Honda sta definitivamente tornando, con tanto di considerazione maliziosa: se Johann Zarco chiude quarto o comunque stabilmente in top 5, Marquez avrebbe potuto vincere come vince in Ducati? Una domanda che non troverà mai una risposta, ma che è legittima alla luce dei risultati che il marchio giapponese sta mettendo nel sacco di fine settimana in fine settimana.
Durante il Gran Premio del Qatar, Zarco ha ottenuto quarto posto che vale oro, non tanto per la singola prestazione di forza del pilota francese, quanto per la solidità dimostrata dalla RC213V. Segno che la cura di Romano Albesiano sta funzionando alla grande e che sono bastati piccoli accorgimenti e nessuna rivoluzione per far andare forte un prototipo che di andare forte sembrava non volerne sapere. E’ vero che Somkiat Chantra è ancora alle prese con le misure alla categoria, così come è vero che anche Joan Mir soffre ancora troppo, ma i segnali positivi ci sono tutti e anche Luca Marini lo dice senza nascondersi. “Stiamo crescendo – ha detto l’italiano – anche domenica nel Warm Up abbiamo trovato una soluzione che ci ha permesso di spingere un pochino di più. A jerez possiamo fare un ulteriore step”.

Se Marini, quindi, pensa al futuro prossimo, tutta la Honda – anche “a danno” dello stesso Marini e di Mir – sta contestualmente lavorando per pianificare il futuro più lontano. Perché adesso che la strada giusta per la moto è stata trovata servono piloti in grado non solo di farla andare forte davvero, ma anche capaci di quel appeal mediatico che serve a una HRC rimasta orfana dello sponsor Repsol. Da giorni, ormai, si parla con insistenza di una mega offerta indirizzata al giovane fenomeno della KTM, Pedro Acosta. E adesso c’è chi ha tirato fuori anche le cifre: trenta milioni di Euro per due stagioni. A perdere la sella potrebbe essere proprio Luca Marini, anche se il manager di Acosta, Albert Valera, ha più volte chiarito che il giovane pilota è alla ricerca di un progetto competitivo che gli consenta di lottare per vittorie e campionati da subito.
Il fatto, però, che Pit Beirer, direttore sportivo di KTM, sia arrivato a commentare le indiscrezioni che circolano lasciano pensare che la faraonica offerta di Honda potrebbe aver davvero fatto vacillare le certezze di Acosta. “Devo ricordare – ha detto l’ex pilota e oggi manager austriaco – che Pedro ha un altro anno di contratto con KTM. La nostra squadra è solida e, contrariamente a quello che si dice, abbiamo i mezzi per ottenere buoni risultati. Le difficoltà che abbiamo sono solo di natura tecnica, bisogna avere fiducia nel progetto di KTM perché la squadra è preparata per il futuro e sostenuta da un forte supporto interno”.

Oltre a Pedro Acosta, comunque, Honda starebbe esplorando anche altre opzioni. Secondo i turchi di Motoetkinlik.com, Toprak Razgatlioglu potrebbe fare il suo debutto in MotoGP proprio con Honda. Una notizia, questa, che il manager di Toprak, intervistato a Assen da GPOne, non ha smentito. Questa transizione, prevista inizialmente per il 2026, potrebbe avvenire, come su MOW avevamo anticipato già due settimane fa, già quest'anno, con Honda che potrebbe offrire a Razgatlioglu delle wildcard durante gli ultimi Gran Premi della stagione. Tuttavia, un ostacolo contrattuale potrebbe complicare il trasferimento, dato che Razgatlioglu è attualmente legato a BMW fino alla fine del 2025.
Un’altra delle indiscrezioni che circolano in proposito, invece, è ancora più suggestiva, visto che c’è chi ipotizza un passaggio in MotoGP più lento per Toprak, con Honda che gli avrebbe offerto un anno di contratto in Superbike per il 2026, garantendogli però il salto in MotoGP dall’anno successivo, quando cambieranno le moto e, soprattutto, Pirelli prenderà il posto di Michelin.