Si faranno? Non si faranno? Sarà l’ennesima notizia smentita all’ultimo? Sono le domande che inevitabilmente ci siamo posti tutti a proposito del test previsto da oggi a venerdì a Jerez da KTM, che dovrebbe mandare in pista proprio in queste tre giornate la versione definitiva della RC16 2025, prima che lo sviluppo del prototipo venga definitivamente congelato almeno fino al prossimo 25 febbraio (data in cui sarà possibile capire se il piano di ristrutturazione presentato per tentare di salvare l’azienda sarà definitivamente approvato o meno). La risposta a quelle domande non è arrivata con un qualche comunicato ufficiale e nemmeno con dichiarazioni rese direttamente dai responsabili della MotoGP del marchio austriaco, ma da un semplicissimo profilo social. Sì, perché il collaudatore Pol Espargarò ha pubblicato alcune foto nel box a conferma che la tre giorni di test è regolarmente in corso.
E’ una buona notizia? Viene da dire di sì. Perché di fatto conferma ciò che Pit Beirer ha sempre sostenuto, ossia che il racing non è a rischio e che l’impegno in MotoGP sarà portato avanti senza troppi patemi, ma pur tenendo conto delle tremende difficoltà del momento. Solo che di questi tempi sembra che non riesca a passare un giorno senza una brutta notizia su KTM e la doccia gelata, adesso, sarebbe arrivata da Pedro Acosta. Sembra, infatti, che il due volte campione del mondo sia arrivato al limite con la pazienza e che abbia risposto con un clamoroso rifiuto all’invito che la stessa KTM gli aveva fatto per partecipare in prima persona alla tre giorni di test. Sia inteso: Pedro Acosta non potrebbe scendere in pista e guidare la nuova moto, ma avrebbe potuto (e dovuto) essere nel box proprio per lavorare fianco a fianco con Espargarò e Pedrosa e tracciare la rotta da seguire. La testata motorsport-total, infatti, riporta una indiscrezione che, se confermata, potrebbe essere la tegola definitiva sul marchio austriaco: “Pedro Acosta è arrabbiato e ha declinato l’invito a essere a Jerez almeno fino a quando non sarà definitivamente chiarita la situazione reale”.
Significa che, al di là delle rassicurazioni, del cauto ottimismo delle ultime ore e delle moto effettivamente mandate in pita a Jerez e mostrate da Pol Espargarò, la situazione nel racing non è affatto salva, tanto che il pilota di punta preferisce tenersi al momento lontano persino da un prototipo che, almeno nelle intenzioni, è costruito intorno a lui e seguendo le indicazioni che lui stesso aveva dato nei giorni del suo viaggio in Austria, a metà della scorsa stagione. A far innervosire Pedro Acosta, sempre secondo quanto riferito, sarebbe stata una promessa non mantenuta in occasione del test di Barcellona, con la RC16 2025 che doveva essere totalmente pronta e che, invece, era ancora un prototipo ibrido con la moto del 2024 e solo con qualche nuova carena in più da testare.
Diventa chiaro, a questo punto, che per superare la situazione che si è creata potrà tornare utile solo il cronometro. Perché se questi tre giorni di test con Espargarò e Pedrosa dovessero mostrare che la nuova moto ha ancora molti limiti, allora si rischierà davvero anche una rottura definitiva. Quello che non appare possibile, però, è che Pedro Acosta, così come gli altri piloti di KTM, possano riuscire a trovare una soluzione alternativa anche rompendo il contratto con la casa austriaca, visto che al prossimo test ufficiale manca praticamente un mese e mezzo. Meglio, piuttosto, pretendere ulteriori chiarimenti, anche a costo di fare la voce grossa ignorando un invito a un test privato, e stare a guardare quale sarà il referto del cronometro, nella piena consapevolezza che altro lavoro di sviluppo non si potrà fare. Qualcuno, al massimo venerdì, dovrà necessariamente parlare in via ufficiale.