Sul Tempio della Velocità ormai pronto ad aprire i cancelli alle 52 vetture iscritte al round italiano del GT World Challenge, c’è una entry list di piloti che parla italiano quasi al 100%. Sono tantissimi infatti i piloti italiani che fanno parte degli equipaggi del campionato organizzato da SRO, divisi equamente tra esperti del calibro di Alessandro Pier Guidi, Raffaele Marciello e Mirko Bortolotti, che delle ruote coperte si sono dimostrati tra i migliori, e giovani talenti del futuro, già ad un livello incredibile nonostante l’età. Tra chi si è fatto strada dai campionati inferiori a chi dopo l’esperienza in formula ha deciso di intraprendere una nuova direzione, i giovani italiani che promettono di rappresentare il paese come si deve sono tantissimi e questo weekend a Monza avranno grandi possibilità per conquistare la propria gara di casa. Ecco chi sono e perché vanno tenuti d’occhio per il futuro.
In casa Audi sono ben due i talenti tricolore da seguire attentamente: Lorenzo Patrese e Lorenzo Ferrari. I due condividono la vettura sia nel campionato Sprint che in quello Endurance e sono gli osservati speciali della casa dei quattro anelli. Lorenzo Patrese, classe 2005 e figlio di Riccardo, il pilota di Formula 1, dopo il debutto nel mondo delle auto con AKM Motorsport, il team del papà di Kimi Antonelli, ha scelto di passare alle ruote coperte direttamente nel GT World Challenge, dove nel 2023 è arrivato secondo in campionato nella classe Silver. Lorenzo Ferrari invece a soli 22 anni è già campione della classe GT3 della European Le Mans Series e del Campionato Italiano Gran Turismo. Insomma, i due oltre a condividere il nome hanno in comune la velocità e la fame per la vittoria, che hanno conquistato in entrambe le gare dell’appuntamento del GTWC a Magny Cours in Francia. Ovviamente, a Monza l’obiettivo è quello di replicarsi, conquistando la prima posizione della classe Gold insieme a Leonardo Moncini.
Chiamato per una sostituzione ma con la consapevolezza di aver scelto quello giusto, Leonardo Pulcini sarà al volante della Lamborghini Huracan GT3 Evo2 del team Iron Lynx insieme agli altri due factory drivers della casa costruttrice italiana. Il pilota romano, classe 1998, è parte della squadra ufficiale della Lamborghini da un anno circa, dopo essersi confermato uno dei giovani della filiera italiana più competitivi, vincendo prima il Lamborghini Super Trofeo, campionato monomarca che viene seguito attentamente per trovare le stelle del futuro che guideranno le vetture di Sant’Agata Bolognese, e poi il GT Open, la serie europea dove corre anche quest’anno. Infatti, il GTWC non è il suo programma principale ma, visti gli impegni concomitanti di Matteo Cairoli ed Alessandro Caldarelli, è stato chiamato dal team di Cesena per correre sul Tempio della Velocità.
Vincitore della 24h di Spa e leader attualmente del campionato in classe PRO è Mattia Drudi, classe 1998 e parte dell’Aston Martin come pilota ufficiale. L’italiano, dopo anni passati da pilota Audi, è passato alla casa costruttrice britannica, riuscendo subito a portare a casa grandi risultati. Con tanta esperienza e dedizione, che spesso lo hanno visto impegnato anche al simulatore per lo sviluppo dei progetti di Formula 1, Drudi è uno degli italiani con più successi all’attivo e che potrebbe diventare uno dei piloti GT più di successo. Dopo il titolo nel Campionato Italiano - tra l’altro conquistato insieme a Lorenzo Ferrari - il pilota riminese ha vinto il titolo Sprint del GTWC in coppia con Ricardo Feller, impressionando tutti con un dominio quasi impensabile a inizio stagione. Mantenere la testa della classifica a Monza non sarà semplice per lui, che condivide la sua vettura con Nicki Thiim e Marco Sorensen, ma sicuramente sarà l’obiettivo principale.
Assenti a Monza perché impegnati solo nella versione Sprint del GT World Challenge ma da menzionare per via delle incredibili prestazioni finora dimostrate sono anche Giacomo Altoè ed Eliseo Donno, entrambi al volante della Ferrari 296 GT3. Altoè, classe 2000, ha iniziato nel mondo delle corse a 15 anni ma in poco tempo è riuscito a farsi notare da più programmi, vincendo il campionato italiano e poi quello del GT Open al volante della Lamborghini Huracan. Poi nel 2023 il pilota di Adria ha scelto di passare al Cavallino Rampante, con cui in questo momento è impegnato con i colori di Emil Frey Racing insieme a Thierry Vermeulen, il pupillo di Max Verstappen con cui abbiamo parlato prima dell’inizio della stagione. Il 2024 lo ha visto anche laurearsi campione del Ferrari Challenge, dimostrando sempre estrema prontezza e velocità anche nelle situazioni più difficoltose, proprio come ha fatto Eliseo Donno nell’edizione precedente alla sua.
Classe 2005, il pilota pugliese è in lizza per diventare uno degli osservati speciali della casa di Maranello, che sta vedendo crescere al volante delle sue vetture proprio dopo la vittoria del campionato monomarca. Donno durante la stagione si è cimentato in più serie, con il GTWC Sprint come programma principale al volante della 296 GT3 di AF Corse, con cui disputa anche il Campionato Italiano GT. Altoè e Donno non saranno in pista a Monza ma troveranno spazio in griglia a Barcellona, la prossima tappa del campionato che avrà configurazione Sprint, quindi due gare di un’ora ciascuna, ma dimostrano ancora di più quanto talento stia arrivando dalle filiere italiane.