Toprak Razgatlioglu non sarà a Cremona per il round italiano del World Superbike e rischia seriamente di dover saltare anche Aragon. Lo ha confermato BMW, uscendo definitivamente allo scoperto e ammettendo che le condizioni di salute del pilota turco dopo il tremendo incidente di Magny Cours sono tutt’altro che sotto controllo. Chiaramente non perché non si cura come dovrebbe, ma perché la botta rimediata al costato ha generato una situazione di scenari non prevedibili. “I medici sono medici, non veggenti – ha detto il direttore di BMW Motorsport, Sven Blusch – nel polmone di Toprak c’è aria e fino a che persisterà questa situazione sarà troppo rischioso per lui scendere in pista, perché con una caduta il suo polmone potrebbe collassare”.
Toprak, quindi, scalpita per correre, anche perché non fa i conti con un dolore insopportabile, ma non ha l’ok dei medici e nemmeno di Red Bull, che sta seguendo il percorso clinico del turco con i suoi esperti. Tanto che nella sala stampa di Cremona già ieri c’è chi ha fatto la domanda diretta: c’è il rischio che la stagione di Toprak sia finita? La risposta di Blush è stata spiazzante: “Non ancora”. Due sole parole, quindi, per spiegare che il rischio non c’è al momento solo perché è impossibile prevedere quello che potrebbe succedere, ma tra le ipotesi c’è pure quella di dire addio per quest’anno al sogno di mettere le mani sul titolo mondiale con BMW.
“Toprak è normalmente molto attivo, ma con questo infortunio deve riposare - ha spiegato Blusch - Non è contento di quello che sta passando: non può allenarsi come fa normalmente, ma si attiene a tutto ciò che gli viene suggerito di fare. Sfortunatamente, non c’è modo di prevedere se il pneumotorace scomparirà entro tre giorni oppure no. Se fosse in forma per Aragon sarebbe fantastico. In caso contrario, la salute viene sempre al primo posto. Non c'è niente che si possa fare attivamente per il pneumotorace: devi aspettare che l'aria fuoriesca da sola. Una caduta potrebbe essere fatale. Parliamo con i medici quasi ogni giorno e siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo stare molto attenti”. E’ chiaro che in uno scenario così il mondiale passa in secondo piano, ma è altrettanto chiaro che quanto accaduto a Toprak potrebbe rappresentare una occasione per Ducati e Nicolò Bulega. L’italiano già ieri a Cremona ha detto che vincere il mondiale è chiaramente il suo sogno, ma non è certo confidando nei problemi di salute di un avversario che vuole farlo. Inappuntabile da un punto di vista sportivo e parole che gli fanno onore sul piano umano, con la classifica che, però, dice che effettivamente dopo lo zero di Magny Cours e lo zero di Cremona, con Toprak che rischia per ammissione della stessa BMW di fare zero anche a Aragon, per Bulega c’è la concreta possibilità di passare in testa al mondiale.
A quel punto, visto il numero di Ducati in pista, potrebbero entrare in ballo i giochi di squadra. Quelli che tutti negano ogni volta, ma nel motorsport esistono da sempre. Solo che ieri il compagno di squadra di Bulega, Alvaro Bautista, ha un po’ gelato tutti. “Questo weekend è molto importante per Bulega perché può prendere la leadership del campionato – ha affermato il vincitore degli ultimi due titoli mondiali – gli ordini di squadra non mi piacciono, ma posso comprenderli solo se uno dei due piloti non ha chance di vincere il titolo. Ora entrambi ce l’abbiamo, quindi io non devo aiutare lui e lui non deve aiutare me. Stiamo lottando per la stessa cosa“.