Fa il manager, ma nelle sue vene scorre ancora sangue di pilota. Ecco perché Davide Tardozzi è quello delle emozioni, quello che non ricorre al politichese nelle dichiarazioni e che è tenuto d’occhio dai cameraman di ogni circuito per le sue reazioni nel box. Istinto e nessun filtro. Anche domenica, dopo il GP dell’Emilia Romagna, Tardozzi ha parlato chiaro, affidando questa volta le sue parole ai colleghi spagnoli di AS.com. L’argomento? In verità non è stato uno solo, ma è chiaro che il tema più caldo è quello dei punti lasciati sulla ghiaia da Pecco Bagnaia.
“Ho già detto a Pecco che sono arrabbiato per l’incidente – ha raccontato Tardozzi subito dopo la bandiera a scacchi – Gli ho detto anche, però, che ne parleremo nei prossimi giorni, quando saremo tutti più tranquilli e sereni. Era veloce, è il nostro campione, e non abbiamo dubbi che si giocherà il Mondiale fino alla fine. Della caduta parleremo meglio quando avremo visto i dati e saremo più tranquilli e sereni”. Tardozzi, quindi, ammette che c’è rabbia e che c’è pure la consapevolezza di aver lasciato punti per strada, perché ok la gomma che è stata performante solo dopo 15 giri, ma è vero pure che per diventare campioni a volte serve prendere atto di doversi accontentare. Bagnaia non lo ha fatto e gli è costato caro.
I punti di distacco dal leader della classifica generale, Jorge Martin, adesso sono 24, ma mancano ancora tante, troppe gare, per pensare che quel gap non possa essere colmato. Da questo punto di vista a Borgo Panigale sono tutti tranquilli e lo è anche lo stesso Tardozzi. Anche perché, almeno nelle dichiarazioni, non vedrebbe come un dramma la possibile vittoria finale di Martin. “Con un campione che ha la certezza di essere un campione, non ci sono problemi – ha detto riferendosi a Pecco, prima di aggiungere – Ma se Martin vincerà il titolo saremo sotto il podio ad applaudirlo, lo garantisco”.
L’altro tema caldo di giornata è stato quello del sorpasso di Enea Bastianini proprio su Jorge Martin, con Davide Tardozzi che analizza l’accaduto dal punto di vista del pilota. “Per me entrambi i piloti hanno esagerato – ha concluso – Tutti e due sono andati molto lunghi in quella curva. Martin è arrivato troppo veloce e poi ha cercato di chiudere, ma anche era già fuori traiettoria. Ovviamente Martin ha provato a chiudere e si sono toccati, ma in quella frenata entrambi i piloti sono andati oltre il limite. Era inevitabile. Hanno subito chiarito che quello che è successo fa parte della gara: volevano vincere entrambi, sono due grandi piloti e due grandi campioni”.