Non che fosse una notizia così clamorosa, visto che già dal Sachsenring tutto era già stato definito in maniera più o meno netta: Ducati si appoggia alla VR46 dopo aver perso il Team Prima Pramac e concede una moto ufficiale ai signori di Tavullia, che a loro volta la affidano a Fabio Di Giannantonio. La Gresini Racing si porta Fermín Aldeguer nel box (a costo zero) e il VR46 Racing Team si prende Franco Morbidelli, che guiderà la stessa GP24 che ha imparato a conoscere in questa stagione.
A confermarlo, probabilmente con una leggerezza, è stato Davide Tardozzi al microfono di Jules Cluzel, ex pilota ed oggi pit reporter per Canal+. In seguito, durante un’intervista con Sandro Donato Grosso per Sky, il Direttore Sportivo Mauro Grassilli ha in parte ritrattato. Così quando i piloti si sono presentati in sala stampa abbiamo provato a chiedere a loro: “Abbiamo avuto la notizia, grazie a Davide Tardozzi che per il prossimo anno è tutto apposto: moto ufficiale…”, domanda un collega Fabio Di Giannantonio.
Lui risponde con un aplomb da World Series di Poker: “Sì, oggi è stata una bella giornata, siamo andati molto forte e abbiamo fatto un bel lavoro, non era scontato ripartire con il potenziale che abbiamo dimostrato adesso”. È un’intervista in italiano e ad ascoltarlo non siamo in molti, eppure ridiamo tutti. Lui continua con un sorriso appena accennato: “Sono contento perché siamo andati forte sia sul passo gara che nel time attack. Ci manca anc0ora qualcosa per stare coi primi. Siamo al limite con la GP23, però siamo veramente con loro, oggi sono contento. Per tutto? Sì, per tutto”.
A questo punto arriva un giornalista greco, che però un po’ di italiano lo parla: “Sei contento anche per l’annuncio di Davide Tardozzi?”. Stavolta Di Giannantonio risponde più seriamente: “Penso che dovremo aspettare gli annunci reali dei vari team, io ho detto che la decisione per me è stata presa. Allo stesso tempo non c’è annuncio ufficiale e fino a quel punto potrà cambiare tutto, anche negli ultimi minuti. Quello che posso dire è che dalla mia parte la decisione è già stata presa”.
Franco Morbidelli invece viaggia più dritto, d’altronde ci aveva ampiamente anticipato la cosa prima della pausa estiva, con il bel 5° posto al Sachsenring: “Stiamo lavorando per far sì che quello che ha detto Davide avvenga realmente”. Poi entra nel merito: “Sono diventato vice campione del mondo con una moto vecchia. Le uniche gare in MotoGP le ho vinte con una moto vecchia. Se questa cosa dovesse succedere realmente… spero di avere quel tipo di performance”. E sorride. “Per me sarebbe una storia fantastica, la chiusura di un cerchio e la possibilità di ridare indietro attraverso i risultati qualcosa al team e a tutta la famiglia VR46: sarebbe un bel modo di ripagarli, ma vediamo. È ancora presto per parlare”.