Non l’ha mandato platealmente a quel paese, ma poco c’è mancato. E Jorge Martin l’ha anche fatto capire in sala stampa, scaldando ulteriormente un torrido (e decisamente anomalo) venerdì a Silverstone, commentando la giornata di prove che l’ha visto chiudere al comando nonostante, appunto, il momento di nervosismo generato da Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo, infatti, ha scelto proprio la ruota dell’89 per cercare di stare in Q2, riuscendo a strappare l’ultimo posto disponibile ai danni di Franco Morbidelli. “Oggi Marquez aveva scelto me – ha detto Martin con toni decisamente sarcastici. Per quanto mi riguarda ho provato comunque a fare il miglior giro possibile anche se sono sicuro al cento per cento che quando hai qualcuno dietro in quel modo è più difficile. Però non è stato un grosso problema”.
Parole, quelle di Martin, che chiudono – o comunque non alimentano – la polemica, mentre Marc Marquez, in sala stampa, ha ammesso che effettivamente oggi ha avuto bisogno di accodarsi a un pilota più veloce come faceva sistematicamente negli ultimi anni con la Honda. “Quest’anno è la prima volta che seguo qualcuno – ha raccontato – Oggi mi sono sentito perso. In altre piste avevo avuto sensazioni migliori, ma oggi è stato così e siccome c’era la possibilità di farlo l’ho fatto. Sono uscito dietro a Aleix, ma lui non voleva tirare e io nemmeno, a quel punto è arrivato Martin e ho cominciato a seguire lui, anche se il mio piano all’inizio era quello di seguire Aleix Espargarò.
I dieci che entreranno direttamente in Q2
Subito dietro Jorge Martin è riuscito a fermare il cronometro un Aleix Espargarò apparso ancora una volta a suo agio a Silverstone. Il circuito inglese è da sempre particolarmente favorevole all’Aprilia, con la casa di Noale che qui ha portato anche una nuova carena che – almeno sulla carta – dovrebbe rendere più agile l’RS-GP. Espargarò, a quanto pare, è riuscita a sfruttarla al meglio garantendosi il secondo crono di giornata e mettendosi alle spalle i due ufficiali Ducati: Pecco Bagnaia e Enea Bastianini (che comunque sembrano aver mostrato il passo migliore). Subito dietro i due italiani è tornato a farsi vedere, probabilmente con la forza della disperazione visto che per lui le porte della MotoGP sembrano ormai chiuse, un Jack Miller che oggi è apparso da subito determinatissimo. Sesto tempo, invece, per Fabio Di Giannantonio, ormai presenza fissa in top ten, davanti all’altra KTM di Brad Binder, all’Aprilia di Maverick Vinales e alla Ducati di Marco Bezzecchi. Quest’ultimo ha dovuto fare anche i conti con la rottura del motore della sua Desmosedici, andato definitivamente fuori uso con la classica fumata bianca (qualcosa di simile è successo anche a Bastianini), riuscendo quindi a strappare il tempo con la seconda moto. Decimo tempo, come già detto, per Marc Marquez.
Quelli che dovranno passare dalla Q1
Chi si è ritrovato fuori dalla top ten nonostante un ottimo passo dimostrato fin dal mattino è Franco Morbidelli. L’talobrasiliano, tra l’altro divenuto suo malgrado protagonista di una clamorosa gaffe di Davide Tardozzi, sembra quello con maggiori possibilità di guadagnare l’accesso alla Q2. Bene anche Pedro Acosta (13) e Alex Marquez (14), che però dovranno fare i conti con un Raul Fernandez, dodicesimo alla prima uscita con l’Aprilia ufficiale e fresco di contratto appena rinnovato con Trackhouse Aprilia. Quindicesimo tempo, invece, per il suo compagno di squadra, Miguel Oliveira, che precede la truppa delle giapponesi (con in mezzo una GasGas) composta da Fabio Quartararo, Johann Zarco, Alex Rins, Luca Marini, Augusto Fernandez, Joan Mir, Takaaki Nakagami e Remy Gardner.
La gaffe clamorosa di Davide Tardozzi
Ok i piloti in pista, i motori rotti, le sorprese e le polemiche che non sono mancate, ma la vera notizia del giorno l’ha fornita Davide Tardozzi. Tra l’altro senza volerlo. Il manager della Ducati, infatti, è stato intervistato dalla TV francese Canal+ pochi minuti dopo l’annuncio ufficiale dato dal team Pertamina Enduro VR46 e Ducati sulla collaborazione per il 2025 e, parlando del fatto che la squadra di Tavullia avrà una Desmosedici identica a quella degli ufficiali, s’è lasciato sfuggire una notizia che Ducati e la VR46 avevano invece scelto di tenere ancora riservata. “Fabio Di Giannantonio – ha detto – guiderà la Desmosedici con le specifiche 2025, mentre Franco Morbidelli avrà quella con le ultime specifiche della 2024”. Una frase che, manco a dirlo, ha fatto il giro del web in una manciata di secondi, con Tardozzi che, di fatto, ha anticipato sia la scelta sul Diggia sia che il pilota che lo affiancherà in VR46 sarà Franco Morbidelli dopo questo anno trascorso in Pramac. Con Fermin Aldeguer che, questo punto e in virtù dell’accordo sottoscritto già lo scorso anno con Ducati per il 2025 e 2026, sarà sicuramente un pilota della Gresini Racing.