“Non so per quanto tempo riuscirò a sopportare tutto questo” – Lo ha detto Joan Mir, dopo l’ennesimo test deludente con Honda al Mugello e dopo un avvio di stagione in cui ha visto più volte la ghiaia che la bandiera a scacchi. L’ex campione del mondo del 2020 non sorride più da un pezzo e ormai non nasconde neanche più di essere alla ricerca di una qualsiasi proposta che possa portarlo fuori dal box del Team Repsol. “La moto è la stessa della prima gara, quindi non possiamo aspettarci grandi cambiamenti – ha affermato Mir – La strada da seguire l’abbiamo indicata e adesso è il momento della reazione”. Parole, quelle del pilota spagnolo, che devono necessariamente essere bilanciate rispetto a un contratto da onorare.
Tra gli addetti ai lavori, però, è noto a tutti che lui e il suo manager stanno lavorando sodo per trovare una sella diversa da quella della Honda per il prossimo biennio. SI è parlato moltissimo della possibilità di un ricongiungimento con Davide Brivio, nel Team Trackhouse Aprilia, ma sembra che Mir abbia messo in ordine i desideri e che al primo posto ci sia la Ducati. Nello specifico quella azzurra del team Gresini, che potrebbe aver bisogno di rimpiazzare Marc Marquez laddove l’otto volte campione del mondo dovesse finire nel Team Lenovo Ducati o in Pramac. Mir, stando a quanto riferisce una parte della stampa spagnola, vede nella Gresini Racing il luogo ideale per rilanciarsi, dopo aver seriamente pensato di appendere il casco al chiodo. C’è un ambiente familiare, c’è competenza, c’è voglia di crescere sempre e un modo speciale di trattare i piloti e, non ultimo, c’è una Ducati Desmosedici a disposizione.
Solo se la via che porterebbe a Gresini non dovesse risultare percorribile, allora lo spagnolo prenderà in considerazione l’ipotesi Trackhouse Aprilia e l’impressione è che dai giorni immediatamente successivi al Mugello potrebbe arrivare intanto l’ufficialità della separazione da Honda. Se Mir sogna l’azzurro, il suo compagno di squadra, Luca Marini, fantastica già con il rosa. Le moto, però, non c’entrano niente. C’entra, invece, l’annuncio dato insieme a sua moglie Marta attraverso un video condiviso sui social: sarà una femminuccia. Solo poche settimane fa i due avevano fatto sapere che presto sarebbero diventati in tre e ora anche che in arrivo c’è una bambina.
Un momento sicuramente di grande felicità, quello che sta attraversando Marini, e che probabilmente rende meno amare anche le difficoltà che sta trovando con la Honda del Team Repsol. Ultimamente nell’ambiente è cominciata pure a circolare qualche voce su un suo possibile ripensamento e sulla possibilità di rescindere il contratto. Ma sono, appunto, solo e esclusivamente voci, con Marini che, piuttosto sembra sempre più determinato a diventare per HRC quello che Andrea Dovizioso è stato per Ducati: l’uomo che guiderà la rinascita. "Sto cercando di lavorare sul mio stile, sulla mia posizione, perché ora si vede che Pecco e Martin possono fare la differenza con il loro fisico – ha spiegato, parlando di se stesso purtroppo che dei limiti della moto che guida - Penso che lo stile di guida sarà la chiave per la MotoGP per i prossimi anni. Tutti stanno cercando di fare questo cambiamento e io ci sto lavorando. Ma già da ora ogni giro spingo al massimo".