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Djokovic addio al tennis? Parla l’ex allenatore di Federer che rivela la strategia del serbo dopo il ko di Montecarlo. Intanto Andy Roddick…

  • di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

11 aprile 2025

Djokovic addio al tennis? Parla l’ex allenatore di Federer che rivela la strategia del serbo dopo il ko di Montecarlo. Intanto Andy Roddick…
Novak Djokovic perde malissimo contro Tabilo a Montecarlo e si parla già di crisi definitiva e possibile addio. A parlarne è l'ex coach di Federer e Sampras che fornisce una spiegazione e la possibile strategia del top player. Intanto però Andy Roddick attacca: “Freddo, palle lente e 38 anni: Montecarlo è kryptonite per Nole”. E il serbo intanto rivela che sì, “è una sensazione orribile”

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Un'altra sconfitta, un altro crollo inatteso, un'altra conferenza stampa lampo. Novak Djokovic è uscito da Montecarlo come non gli capitava da anni: umiliato da Alejandro Tabilo, numero 32 del mondo, che l'ha battuto in due set secchi (6-3 6-4) in poco più di un’ora. È la terza eliminazione all’esordio nel 2025, dopo le cadute contro Matteo Berrettini a Doha e contro Botic van de Zandschulp a Indian Wells. A conti fatti, il bilancio stagionale è di 12 vittorie e 6 sconfitte. E la domanda: è l’inizio della fine? No, se si chiede a Paul Annacone. L’ex allenatore di Sampras e Federer, oggi volto di Tennis Channel, non ha alcun dubbio: “Il problema con questi mostri sacri è che fanno notizia solo quando perdono”, ha detto con una punta d’ironia. “Novak gioca meno rispetto a prima, e quindi ogni sconfitta sembra un disastro. Ma non lo è. È semplicemente la logica della programmazione. L'obiettivo vero è arrivare al top a Parigi, per il Roland Garros. E poi, ovviamente, Wimbledon”.

Novak Djokovic e la conferenza stampa lampo
Novak Djokovic e la conferenza stampa lampo

Annacone ribalta la prospettiva. Più che preoccuparsi per la crisi, suggerisce di leggere tra le righe. “Djokovic sa quanto è forte. Non va in panico. Non perde fiducia. L’unica cosa che conta è essere in salute e farsi trovare pronto al momento giusto”. E poi aggiunge una frase che, detta da chi ha visto nascere due leggende, pesa parecchio: “Non scommetto mai contro i grandi. E lui è il più grande. Forse non vincerà altri quattro Slam in un anno, ma se c’è, gioca per vincere. Sempre”. A sottolineare quanto le condizioni di Montecarlo non aiutino chi ha 38 anni (e due decenni di tennis sulle spalle), ci ha pensato Andy Roddick. L’ex numero uno al mondo è stato lapidario: “Sapete qual è la kryptonite per un trentottenne? Campi freddi, palle lente e zero rimbalzo. Djokovic a Tokyo, alle Olimpiadi, ha vinto anche perché faceva 32 gradi. Oggi era il contrario: freddo, umidità, condizioni lente. Nessun vantaggio. E si è visto”.

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Dopo il crollo con Tabilo, Djokovic ha liquidato la stampa in meno di due minuti: “È stata una delle mie giornate peggiori. È una sensazione orribile. Mi dispiace per il pubblico”. Sulle sue condizioni fisiche ha chiarito: “Nulla di grave, solo fastidi minori. Ma nessun problema al braccio o all’occhio”. Alla domanda sugli obiettivi della stagione sulla terra, una sola risposta: “Roland Garros”. Intanto, in attesa del suo ritorno al Masters di Madrid, il tempo continua a correre. E con esso anche le domande sul suo futuro. Per ora, nessun addio. Ma neppure certezze. Solo un top player che perde male, ma che sa quando e dove vincere. E se c’è una cosa che Djokovic non ha mai fatto, è perdere due volte lo stesso treno.

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