Il problema è da dove cominciare. Perchè nella domenica della Superbike a Barcellona è successo di tutto e perchè un dubbio comincia a venire davvero: non sarà che questa Superbike 2024 vale davvero la MotoGP? Per rispondere ci sarà tempo, ma le premesse sono buone un bel po'. Per ora, però, c'è solo tanto da raccontare e conviene andare per ordine. Cominciando, appunto, da quello che è successo in Superpole Race questa mattina, quando Alvaro Bautista, Andrea Iannone e Toprak Razgatlioglu se la sono giocata fino all'ultimo metro prima della bandiera a scacchi. Tanto che c'è scappato pure il paragone illustre, perchè la curva in cui il turco ha messo le ruote della sua BMW davanti a quelle della Ducati del due volte campione del mondo è stata la stessa del famoso "sorpasso da straccio di licenza" di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo nel 2009.
"Ero lì e ci pensavo da un po' e mi ripetevo che se l'aveva fatto Valentino Rossi allora avrei potuto provarci pure io - ha raccontato Toprak subito dopo la vittoria nella Superpole Race - Ci ho provato e è andata bene. Sono contentissimo e penso che questo sorpasso resterà nei miei ricordi per moltissimo tempo". Nei suoi e anche in quelli di Alvaro Bautista e Andrea Iannone. Perchè il campione del mondo in carica s'è ritrovato beffato anche dall'italiano, bravissimo a approfittare del varco rimasto aperto e regalarsi la seconda piazza della gara breve del mattino. Il resto lo lasciamo raccontare dal video che pubblichiamo qui e dalle parole dello stesso Bautista, che non l'ha presa benissimo: "Io non lo chiamerei sorpasso, ma tentativo alla 'o ce la faccio o cadiamo entrambi'. Un po' me l'aspettavo e quindi ho cercato di chiudere la porta in ogni modo, ma Toprak ci ha provato lo stesso e ho dovuto allargarmi. A quel punto anche Andrea ha potuto approfittarne".
Una manovra, quella del turco, sicuramente al limite, ma comunque regolare e bellissima, con Alvaro Bautista che "ha restituito il favore" già nel pomeriggio, in Gara2. Lo spagnolo, infatti, ha regolato il turco nella prima fase della gara, giocandosela fino a pochi giri dal termine con quel Nicolò Bulega che nella Superpole Race era rimasto nell'ombra, ma che oggi sembrava intenzionato a dare filo da torcere a tutti dopo l'erroraccio di inesperienza di ieri. A spuntarla, complice anche una migliore capacità di gravare di meno sulle gomme, è stato però lo spagnolo, con Bulega che comunque s'è piazzato secondo e ha consolidato la prima posizione nella classifica generale del mondiale. Solo terzo, invece, Razgatlioglu con la sua BMW. E Andrea Iannone? E' stato lì sin dal primissimo giro, perdendo prima il gancio dei due ducatisti ufficiali e poi giocando alla ruota proprio di Razgatlioglu. Poi, quando ha iniziato a spingere proprio per andare a regalarsi un podio che sembrava alla portata, ha probabilmente chiesto troppo alla gomma e è finito a terra. Nessuna conseguenza di particolare gravità per lui - davanti all'ormai sempre presente fidanzata Elodie - e primo crash da zero punti da quando è uno dei protagonisti del World Superbike.
A tenere alto il nome delle Ducati private ci ha pensato, però Danilo Petrucci. Il ternano del Team Barni, comunque in top 10 nella Superpole Race di questa mattina, non ha ripetuto l'errore fatto ieri dando troppa fiducia gli pneumatici e che l'ha costretto a perdere 4 posizioni nel solo ultimo giro, e è partito con estrema cautela. E' rimasto nel mucchio fino a quando i giri che mancavano alla bandiera a scacchi non hanno garantito un discreto margine di sicurezza sul consumo delle gomme e ha iniziato a spingere, macinando tempi simili a quelli dei primi. Una mega rimonta, la sua, fino al quinto posto, alle spalle dell'altro ufficiale di BMW Van der Mark. Per Petrucci anche un ultimo giro da cardiopalma, nel tentativo di difendersi dagli attacchi della Yamaha di Remy Gardner e della Kawasaki di Alex Lowes, con la quinta piazza che comunque gli è valsa l'ingresso al parco chiuso come miglior pilota di un team indipendente. Per quanto riguarda gli altri italiani, invece, male Rinaldi e Bassani, entrambi stesi nei primissimi giri, e non benissimo nemmeno Locatelli, costretto a una gran rimonta che è vala soloqualche punto dopo essere rimasto coinvolto in un incidente.