Era il 2007 quando Casey Stoner, in Qatar, vinceva al debutto sulla sua Ducati la prima gara stagionale del Mondiale di MotoGP. Il preludio di una stagione memorabile, in cui l’australiano conquistò non solo quattordici podi di cui dieci vittorie, ma soprattuto il titolo di campione mondiale, lasciando a bocca aperta appassionati e addetti ai lavori per le magie in sella alla Desmosedici GP7. In quello stesso anno però, a trionfare fu anche un’altra rossa, la Ferrari F2007. Kimi Raikkonen conquistò il Mondiale piloti, all’esordio con la Scuderia, mentre alla Ferrari toccò il titolo costruttori.

Una stagione entrata di diritto nei libri di storia della Formula 1, grazie alla lotta tra Ferrari e McLaren durata per tutto l’arco dell’annata: da un lato Kimi e Felipe Massa, dall’altro un giovane debuttante di nome Lewis Hamilton e un due volte campione del Mondo, Fernando Alonso, pronto a prendersi definitivamente il circus. Raikkonen vinse la prima gara in Australia, a Melbourne, ma a stupire tutti, come Stoner sulla Ducati fu Hamilton, che dopo cinque podi consecutivi, conquistò, da debuttante, la sua prima vittoria in Formula 1 in Canada, il primo a riuscirci dal 1996. Un debutto da urlo, capace di oscurare anche quanto fatto da Alonso, con i due più volte arrivati allo scontro nei sedici appuntamenti del Mondiale. Una sfida, quella tra Ferrari e McLaren combattuta persino fuori la pista, con lo Spygate ad infiammare le corti della Fia: Nigel Stepney, ingegnere della Ferrari aveva passato delle informazioni riservate della Scuderia, un dossier di ben 780 pagine tra specifiche tecniche e strategie, a Mike Coughlan, capo progettista della McLaren. Il risultato? La squalifica dal Mondiale costruttori della McLaren, oltre a 100 milioni di dollari di multa. Sul fronte Mondiale piloti però fu tutta un’altra storia, con i quattro che gara dopo gara si sfidarono a suon di vittorie e giri veloci. Un campionato deciso solo al termine dell’ultimo appuntamento, a Interlagos, con Raikkonen campione per un solo punto di vantaggio in classifica su Hamilton e Alonso, grazie non solo alla vittoria conquistata, ma anche al secondo posto di Felipe Massa.

Almeno apparentemente però, sembrerebbe esserci un filo che lega la Ducati alla Ferrari. Sì, perché dopo la profezia su Lewis Hamilton, a muro in tutte le uscite con una nuova squadra, quando un pilota vince all’esordio con Ducati, la Ferrari trionfa in Formula 1. Nel 2007 i protagonisti furono Stoner e Raikkonen, e nel 2025 la storia potrebbe ripetersi grazie a Marc Marquez. Lo spagnolo ha dominato il GP della Thailandia, il primo con la squadra ufficiale Ducati, tornando peraltro al comando della classifica Mondiale dopo 93 GP, il suo numero di gara. Con la vittoria di Marc però, a sognare sarebbe Sir Lewis, che proprio a Melbourne inizierà la sua avventura con la Scuderia: infatti, l’ultima volta in cui Marquez ha vinto la gara inaugurale del Mondiale di MotoGP, nel 2014, al termine della stagione di Formula 1 a trionfare fu Hamilton, conquistando il suo secondo titolo in carriera.

Numeri che lasciano sognare gli appassionati sia di Ducati che di Ferrari, in vista di due campionati che promettono di essere tra i più combattuti di sempre. Da un lato la sfida tra Marquez e Bagnaia, annunciata sin dal passaggio dello spagnolo al fianco dell’italiano con, invece, Jorge Martin, campione del Mondo in carica, passato in Aprilia ma attualmente fermo “ai box” a causa di due infortuni rimediati durante l'inverno. Dall’altro quella tra McLaren, la grande favorita dopo i test del Bahrein, Ferrari e Red Bull, con Mercedes pronta a sorprendere. Un campionato in cui, se Norris, Piastri, Leclerc e Russell cercheranno di conquistare il primo titolo in carriera, Max Verstappen e Lewis Hamilton sono pronti a entrare ancor di più nella storia della Formula 1: l’olandese per conquistare il quinto titolo, affiancando la leggenda Juan Manuel Fangio, l’inglese per diventare il pilota più vincente della storia, trionfando per l’ottava volta in carriera. Sir Lewis non vince dal 2021, dove a beffarlo è stato proprio Max, all’ultima gara di Abu Dhabi. Sarà il 2025 l’anno del riscatto e di un nuovo sogno realizzato?
