“Siamo protagonisti nelle corse e è chiaro che vogliamo la vittoria, ma siamo prima di tutto appassionati di moto, quindi non abbiamo alcun problema a ammettere che ora Ducati è superiore e che lo spettacolo a cui hanno dato vita Jorge Martin e Pecco Bagnaia è stato entusiasmante anche per noi”. Sono parole del responsabile racing di KTM, Pitt Beirer, che, da ex pilota e uomo di corse, riconosce di aver goduto anche lui nei primi giri di Sepang, quando Pecco Bagnaia e Jorge Martin hanno messo in scena uno dei duelli più belli della storia recente del Motomondiale. Spettacolo puro anche per gli avversari, con Beirer che spiega che l’obiettivo di KTM è proprio quello di poter mettere i propri piloti nelle stesse condizioni in cui Ducati ha messo i due che si giocheranno il mondiale a Barcellona.
Il marchio austriaco, quindi, guarda al futuro e per quanto riguarda il racing sembra totalmente al sicuro rispetto alla grande crisi industriale che invece sta interessando KTM e tutti i brand che fanno riferimento al gruppo Pierer Mobility. Le garanzie necessarie, verosimilmente, sono state fornite da RedBull che ormai da anni spinge sugli organizzatori del Motomondiale per uscire dal vincolo di partecipazione previsto solo per i marchi per poter emulare quanto, invece, succede in Formula1, dove le squadre non devono necessariamente corrispondere al nome di chi mette la firma su motori, telai e componenti. Un impegno diretto, quello di RedBull, che comunque – in attesa di capire se i cambiamenti ci saranno o no – ha permesso a KTM anche di fare la voce grossa sul mercato, con la promozione (e il ritocco d’ingaggio al rialzo) di Pedro Acosta nella squadra factory e l’arrivo in arancione di Maverick Vinales e Enea Bastianini.
Beirer, però, ammette che c’è già un altro obiettivo nel mirino e che in Austria sono al lavoro per blindare definitivamente David Alonso. Il vincitore del mondiale di Moto3 2024, quindi, potrebbe seguire le stesse orme di Pedro Acosta, con l’esordio in Moto2 già assicurato per il prossimo anno e un impegno a approdare in MotoGP, magari tra due stagioni, proprio con KTM. “La MotoGP – ha spiegato Beirer - mi fa svegliare ogni giorno e pensare a cosa possiamo fare meglio. Le basi ci sono, soprattutto grazie la Red Bull Rookies Cup. Da lì è arrivato Pedro Acosta e adesso anche David Alonso. Ora David passa alla Moto2, potrebbe essere un pilota speciale e quindi ci prenderemo cura di lui, come abbiamo fatto proprio con Pedro Acosta per non perderlo".
Intanto, in attesa dell’ulteriore mossa di mercato, Beirer ha anche tracciato un bilancio del 2024 e se da un lato è vero che KTM non è mai salita sul gradino più alto del podio in questa stagione, dall’altro è altrettanto vero che il marchio austriaco è, in termini di punti, la seconda forza del mondiale. “Mentirei se dicessi che siamo totalmente soddisfatti – ha concluso Beirer - Avevamo piani più grandi. Le cose all’inizio sono andate bene, siamo entrati in MotoGP per poter lottare per la vittoria. Non l'abbiamo fatto, soprattutto in estate, ma in autunno ci siamo nuovamente stabilizzati. Siamo quinti e sesti in Coppa del Mondo. La Ducati sta facendo un ottimo lavoro, se vogliamo batterli dobbiamo solo migliorare”.