Che la prestazione della Ferrari a Melbourne sia stata disastrosa è indubbia: dopo i test del Bahrain e le parole della squadra ci si aspettava molto di più di un ottavo e decimo posto. Sono passati però ormai un po' di giorni dal Gran Premio d'Australia e, mentre il paddock si sposta a Shanghai per il Gran Premio della Cina, arrivano delle ipotesi che potrebbero ribaltare completamente la lettura della gara di Melbourne della rossa. Effettivamente Charles Leclerc, dopo la sessione di qualifica deludente, aveva spiegato come la SF-25 avesse dovuto perdere un po' di performance in ottica futura, facendo pensare a tutti a un assetto che come priorità vedeva il passo gara. Invece, la squadra di Fred Vasseur avrebbe potuto addirittura addirittura sacrificare la gara australiana per sorprendere tutti in Cina, come spiegato da Autosprint.

Ma facciamo un passo indietro: perché la Ferrari si sarebbe dovuta preoccupare del secondo Gran Premio dell'anno quando ancora doveva correre il primo? La stagione di Formula 1 è iniziata con la Federazione Internazionale già pronta a sanzionare le squadre, che durante i test avevano utilizzato nuovamente il famoso Mini DRS. Protagonista durante la stagione del 2024, era stato bandito ufficialmente con un’aggiunta nel regolamento tecnico ma, come succede molto spesso, i team sono comunque riusciti ad approfittarsi delle zone grigie. Già consapevole di questa strategia, la FIA aveva avvisato il paddock spiegando che dalla prima gara dell'anno avrebbe monitorato la situazione delle ali posteriori attraverso delle mini telecamere, di modo da comprendere subito se effettivamente qualcuno avesse tentato di barare. La loro precauzione si è rivelata previdente, perché sono state registrate delle incongruenze su alcune monoposto che in Cina avranno attenzione speciale da parte dei commissari. La nuova direttiva, come spiegato da AutoRacer, vedrà coinvolte principalmente le vetture che in Australia avevano prediletto un assetto con l'ala posteriore scarica, come Red Bull e McLaren.

La SF-25 invece a Melbourne montava un'ala particolarmente più carica rispetto al resto della griglia, facendo così pensare che già avesse puntato alla gara in Cina. Ovviamente, si tratta solo di una supposizione, ma se dovesse rivelarsi realtà ci troveremmo davanti a un vero e proprio jolly speso furbamente dalla rossa: sacrificarsi all'inizio per costruire concretamente sul lungo termine. Come ha spiegato il team principal Fred Vasseur, del weekend australiano la Ferrari deve considerare la performance del venerdì e delle prime due sessioni di qualifica: dopo è tutto da dimenticare. Questo perché nel primo giorno di azione Charles Leclerc era riuscito addirittura a far segnare il giro più veloce, dimostrandosi davvero a proprio agio sia sul tracciato che con la vettura. Il francese si è dimostrato fin da subito fiducioso della crescita che la sua monoposto può ancora fare, dichiarandosi contento di poter subito tornare in pista in Cina, dove la Formula 1 debutterà con il suo primo weekend Sprint del 2025 - quindi dove i piloti troveranno molti più punti in palio.
“Avremo solo una sessione di prove libere a Shanghai e abbiamo preparato quasi tutto il weekend al simulatore. In quei 60 minuti cercheremo di concentrarci più che altro sul prendere confidenza con la pista e sullo scoprire l'asfalto, che è nuovo. Come squadra cercheremo di fare del nostro meglio per supportare il lavoro di Charles e Lewis, a cui questa pista è sempre piaciuta” ha commentato Vasseur. È a lui che si attribuisce la grande crescita della Ferrari negli ultimi due anni, perché dal momento in cui è arrivato a Maranello è riuscito a fare i giusti passi in avanti e prendere anche decisioni difficili ma corrette. Se sotto la sua direzione la rossa fosse riuscita anche a strategizzare una cosa del genere, per il francese arriverà l’ennesima conferma. Questo non vuol dire che in Cina la Ferrari farà doppietta, ma che la SF-25 potrà mostrarsi nuovamente con il suo potenziale originale e tentare di recuperare quanto ha perso in Australia.

