Quando Andrea Kimi Antonelli è stato annunciato come pilota di Formula 1 non ci credeva nessuno: pensare a un diciottenne al volante della Mercedes per riempire il sedile lasciato da Lewis Hamilton sembrava assurdo. Una responsabilità immensa per l’italiano, che alle sue spalle ha solo un anno in Formula 2 (andato piuttosto bene ma che non lo ha visto aggiudicarsi il titolo) ma diversi titoli nelle categorie propedeutiche, tra FRECA e Formula 4. E le aspettative che si portava dietro erano altissime, soprattutto in vista del suo primo round in azione, il Gran Premio d’Australia. Il bolognese però non solo ha rispettato le attese, ma le ha addirittura superate: alla sua prima gara in Formula 1 ha portato a casa la quarta posizione dopo essere partito dalla sedicesima casella della griglia, nonostante la pioggia e le infinite neutralizzazioni che hanno caratterizzato l’appuntamento australiano del mondiale.

Gli ingredienti per diventare il secondo pilota più giovane a conquistare la zona punti in Formula 1 si trovano proprio tutti nella condotta di gara dell’italiano: non ha mai avuto paura di cercare il limite, lottando con rookie ed esperti, mantenendo però la vettura sempre salda - se non per un testacoda innocuo che né gli ha fatto perdere posizioni, né lo ha costretto a ritirare la vettura per danni - e ascoltando tutte le indicazioni di Peter Bonnington, il suo ingegnere in casa Mercedes. Dopo essere rimasto fuori dai problemi durante la fase di partenza, Antonelli è riuscito a portarsi davanti a Gabriel Bortoleto e Fernando Alonso, per poi rientrare al momento perfetto a cambiare le gomme una volta tornata la pioggia sul circuito di Melbourne. Quinto dopo l’ultima ripartenza, il talento della Mercedes, che lo ha preso sotto la sua ala addirittura dai tempi del kart, ha superato Alex Albon nell’ultimissimo giro disponibile, transitando sulla linea del traguardo in quarta posizione. L'italiano è stato l'unico rookie a riuscire ad entrare nella zona punti.

Una penalità arrivata per un’infrazione durante il pit stop lo ha poi portato alla quinta piazza, anche se qualche ora dopo la fine del Gran Premio la Mercedes ha vinto l’appello fatto contro la decisione della direzione gara, riportando il proprio pilota ai piedi del podio. “Sono davvero molto contento, non mi sarei mai aspettato questo risultato” ha commentato Andrea Kimi dopo la gara, emozionato per il suo grande risultato. “Sapevo che oggi con la pioggia sarebbe potuto succedere di tutto. Il team mi ha guidato in maniera straordinaria in tutte le condizioni, e oggi le abbiamo avute tutte, quindi sono soddisfatto” ha continuato l’italiano, che in radio ha avuto tutto il supporto di Bono, l’ex ingegnere di Lewis Hamilton che è passato dal relazionarsi a un sette volte campione del mondo (con cui ha lavorato per anni) a un giovane rookie che ha tanto da imparare - ma che ha già dimostrato di avere talento e velocità da vendere. Ed è così che si rimane nella storia: eguagliando quanto fatto da Max Verstappen, che aveva un anno in meno rispetto a lui quando ha conquistato la zona punti per la prima volta.

