Non ce la facciamo più, siamo stufi e abbiamo bisogno di sfogarci. Melissa Satta e lo Sky Calcio Club sono due poli opposti destinati a restare tali. Ne ha parlato chiunque, sono piovute critiche da giornaliste e sui social, ma noi abbiamo aspettato. Volevamo capire se effettivamente fossero fondate oppure no. Volevamo concentrarci sulla sostanza, non sull’apparenza. Avevamo parlato di Giulia Mizzoni che ci aveva impressionato in maniera molto positiva e adesso siamo arrivati ad un’altra tesi: Melissa Satta non può parlare di calcio. O meglio può anche farlo, ma deve decisamente cambiare atteggiamento.
Perché la 35enne, presentata come punta di diamante di un tavolo di qualità, è sembrata sempre fuori luogo in ogni sua apparizione televisiva. Un po’ come il classico studente delle superiori quando, per far capire al professore che sta seguendo la lezione, inizia a fare domande talmente banali e scontate da generare l’effetto contrario. Questo è successo a Melissa Satta nella puntata del Club di ieri quando, dopo un mega discorso filosofico di Beppe Bergomi sulla concezione delle sessioni di allenamento di Massimiliano Allegri, si è rivolta a lui chiedendogli: “Che differenza c’è tra gestire e allenare?”. La faccia imbarazzatissima dello Zio è stata tutta un programma. Questa è stata soltanto l’ultima delle uscite strane della modella che, in tutta onestà, non abbiamo ancora capito quale sia il suo ruolo all’interno della trasmissione.
Vogliamo però spezzare una lancia a suo favore. Melissa Satta non è mai stata aiutata. Dal momento in cui è arrivato l’annuncio ufficiale fino a quando le telecamere si sono accese la prima volta. Sono arrivate centinaia di bordate nei suoi confronti, come quelle lanciata dall’ex giornalista Mara Sangiorgio che ha voluto ulteriormente sottolineare come la sua presenza sia dettata non dalla competenza, ma dall’estetica. E poi c’è anche chi avrebbe dovuto difenderla, introdurla e renderla protagonista che invece ha finito per affossarla definitivamente. Fabio Caressa, conduttore e figura numero uno del Club. Il telecronista non solo ha commesso numerose gaffe di stampo sessista nei confronti di Melissa Satta (quella del “senza giacca” su tutte), ma la cosa più grave è stata farla sempre intervenire nei momenti più morti della trasmissione con un romanesco “Che ne pensi Melì?”. Ovviamente poi lei ci ha messo il carico pesante rispondendo con frasi banali tipo: “Secondo me Allegri deve fare come Pioli”. Fine, stop, silenzio.
Ma noi abbiamo una soluzione. Perché il “Club” è un programma nato con un gruppo di grandi esperti di calcio destinato a un pubblico che non si accontenta del mero commento della gara, ma vuole approfondire ogni aspetto tecnico tattico di tutte le partite. Il paragone con i vari Bergomi, Di Canio e Marchegiani non potrà mai reggere come neanche il tentativo di emularli improvvisandosi pseudo-conoscitrice del pallone attraverso analisi tattiche piuttosto banali. L’unica ancora di salvezza è sfruttare quel filo sottile che unisce tutto il programma. L’ironia. Perché la forza dello Sky Calcio Club è raccontare argomenti piuttosto pesanti sempre con divertimento e Melissa Satta, che è tutto tranne che antipatica, dovrebbe sfruttare tutto questo. Insomma, in parole povere, deve buttarla in caciara, proprio come fanno gli altri. Fare più battute, intervenire magari anche senza rispettare i tempi televisivi oppure schernire (per gioco) qualcuno seduto al tavolo. Perché in questo momento non solo la sua presenza ostacola e abbassa il livello della trasmissione, ma soprattutto da casa si percepisce l’imbarazzo dell’atmosfera in studio e quello di Melissa Satta che quasi ha paura ad aprire la bocca. E questo non va bene. Quindi Melì fallo vedere che di tattica non ne sai quanto i tuoi colleghi, trasforma la tua debolezza in superpotere e vedrai che le cose cambieranno in meglio.