Quest’anno Marc Marquez ha dato tutto se stesso per tornare a vincere, per altro senza riuscirci. La quarta operazione chirurgica dopo il Mugello per esempio, ma anche il rientro in Austria (senza poter guidare) per tenere assieme la squadra e dettare nuove indicazioni sullo sviluppo. Al contempo ha richiesto un approccio “più europeo” alla Honda e licenziato lo storico manager Emilio Alzamora per lavorare di più sulla sua immagine, idea che aveva cominciato ad accarezzare dopo essersi trasferito a Madrid. Il motivo è piuttosto chiaro: Marc ha quasi trent’anni, non vince un titolo dal 2019 e gli avversari crescono, così se vuole pareggiare i 9 mondiali di Valentino Rossi - o addirittura superarli - di tempo ce n’è sempre meno e la Honda attualmente non è in grado di offrirgli una moto adatta. Il progetto rivoluzionario del 2022, lo stesso che questo inverno aveva lasciato stupefatti, andrà pesantemente rivisto, perché se guidata al limite la moto scarica a terra i piloti senza avvisare e con 42 gare all’anno è tutt’altro che rassicurante.
Le opzioni sono due, chiarissime: risolvere i problemi alla svelta o andarsene. Cosa che il fratello Alex ha fatto con un gran sorriso in faccia, firmando un biennale con Gresini Racing per occupare il posto lasciato libero da Enea Bastianini. Questa, di fatto, è l’ultima operazione di Emilio Alzamora, l’ex manager dei due fratelli che verrà ricordato (anche) per aver fatto firmare a Marc un contratto faraonico di quattro anni poco prima dell’infortunio, della pandemia e della crisi. Adesso anche secondo Alzamora Marc è a un bivio: “Dipende tutto dalla Honda", ha spiegato ai colleghi di GPOne. "Se costruiscono una moto che può vincere il mondiale, allora va bene. Marc è un vincitore seriale, è in MotoGP solo per vincere titoli mondiali. Ma se non migliorano in questi due anni allora penso che Marc cambierà la sua situazione”.
Anche perché, per quanto i due fratelli non si potranno scambiarsi i dati della telemetria, nel motorhome che condividono da sempre finiranno a parlare anche delle differenze tra Honda e Ducati, cosa che potrebbe risultare cruciale un interessamento di Marc alla Desmosedici. In Ducati dicono di aver già scelto i propri piloti per il futuro, ma portarsi a casa un fenomeno è un piano B che chiunque sognerebbe di avere. Specialmente se la convivenza tra Bagnaia e Bastianini dovesse risultare più complessa del previsto. Ad ogni modo resta a tutti una stagione per pensarci.