Enea Bastianini, la Bestia dell'Adriatico, torna finalmente a sorridere. Una carriera, la sua, che dopo la tappa fondamentale del mondiale Moto2 vinto nel 2020 sembrava aver raggiunto un punto di svolta con l'ingresso nel Ducati Factory Team a fianco di Pecco Bagnaia nel 2023. Una "promozione" più che meritata, vista che nel 2022 aveva concluso il mondiale al terzo posto dietro a Bagnaia e al campione uscente Fabio Quartararo dopo aver guidato la classifica iridata per una parte della stagione pur guidando la Ducati privata del team Gresini. E invece... l'anno che poteva vederlo combattere ad armi pari con il suo compagno di squadra si è rivelato il peggiore della sua carriera: alla prima gara sprint a Portimão cade e si frattura la scapola destra. L'infortunio lo tiene lontano dalle piste per ben quattro turni e, al ritorno, la sua fiamma sembra essersi spenta. Fatica a ritrovare la condizione e ancora di più a trovare risultati, mentre Bagnaia viaggia in testa al mondiale. A Montmelò è vittima di nuovo di un incidente: caviglia e mano fratturate e altre tre gare da spettatore. Secondo rientro in corsa e, stavolta, man mano che migliorano le condizioni fisiche tornano anche i risultati, culminati nella vittoria al GP della Malesia, la prima in sella alla Ducati ufficiale.
Poi, per sua fortuna, il 2023 si chiude. La stagione 2024 iniziata a Sepang ci propone un "Bestia" finalmente in forma fisicamente, ma è nel secondo giorno di test in Qatar che possiamo finalmente affermare che Enea è tornato. A certificarlo un passo gara importante e un secondo tempo assoluto nel time attack proprio dietro a Pecco Bagnaia. Ma la conferma più bella ci viene dal sorriso che sfoggia ai microfoni di Sky intervistato da Sandro Donato Grosso: "Abbiamo dimostrato di avere anche qui una buona velocità, un bel ritmo sul passo gara, nel long run, e poi anche nel time attack. Non me lo aspettavo - prosegue ridendo - nonostante non abbiamo dato il 100%. Fisicamente sto meglio, mi sento più a mio agio in sella rispetto alla Desmosedici 2023 anche se la 2024 non è molto diversa, ma mi dà qual feeling per spingere un po' di più. Abbiamo una buona base per fare bene nella prima gara, abbiamo fatto un bel lavoro: io e Pecco abbiamo provato cose diverse e unendo i risultati potremo trovare la miglior versione di questa moto; abbiamo buone info e i ragazzi lavoreranno 24/24 per non farsi trovare impreparati". Rispondendo a una domanda diretta non si nasconde, anzi: "Il tempo di Pecco? Se avessi spinto di più mi sarei potuto avvicinare ma ad oggi è quello che ha fatto più la differenza. Se oggi partisse la gara sarebbe l'uomo da battere".
Vero, lo pensano in molti, ma come sa bene chi ama questo sport il primo avversario è il tuo compagno di squadra e il Bestia è tornato per essere protagonista.