A Silverstone c’è solo il 23 di Enea Bastianini. Dopo il primo posto nella Sprint di ieri, il futuro pilota di KTM ha giocato di rimonta, confidando sulla sua capacità di non distruggere gli pneumatici, fino a mettersi alla ruota di Jorge Martin e costringerlo all’errore quando mancavano due giri alla bandiera a scacchi. “E’ bellissimo vincere qui – ha detto – E’ proprio bellissimo tornare a vincere, ma qui e in questo giorno rende tutto ancora migliore”. Soprattutto, viene da dire, farlo in questo modo, lasciandosi dietro Jorge Martin e, soprattutto, i due piloti che Ducati ha invece scelto per il 2025: Pecco Bagnaia e Marc Marquez.
“Dopo le prime curve ero quarto – ha detto ancora Bastianini – E’ stata dura ma piano piano siamo risaliti”. Sorpassando prima Aleix Espargarò, poi Pecco Bagnaia e, poi, Jorge Martin. Lo spagnolo del Team Pramac è stato l’ultimo a arrendersi, dopo che per una fase della gara sembrava lanciato verso la vittoria grazie al sorpasso su Pecco quando mancavano otto giri. Per il vincitore degli ultimi due titoli mondiali non è stata la domenica perfetta, probabilmente a causa dell’usura delle gomme, messe a dura prova nel tentativo di accumulare gap nei primi giri per lasciarsi tutti alle spalle. Pecco, ora, ha perso la leadership della classifica generale, ma paradossalmente a limitargli i danni ci ha pensato proprio Bastianini, che invece in questa domenica ha definitivamente riaperto il mondiale, portandosi a meno di 50 punti dal nuovo leader Jorge Martin. “Ho fatto fatica oggi a forzare sui freni – ha raccontato Bagnaia – questo mi ha messo in difficoltà. Quando mi hanno passato ho provato a seguirli, ma a un certo punto mi si è chiuso l’anteriore e ho capito che oggi dovevo farmela stare bene così”.
Appena fuori dal podio, invece, ha messo le ruote della sua Desmosedici 2023 Marc Marquez, che ha avuto un ottimo spunto in partenza e non s’è trovato invischiato in particolari bagarre. Chi, invece, ha dovuto sudarsela di brutto è stato Fabio Di Giannantonio, oggi quinto ma protagonista di un vero e proprio capolavoro. Tanti sorpassi, corpo a corpo feroci, tempi sempre in linea con quelli dei primi e pure una bagarre infinita con Alex Marquez, con tanto di gesto d’invito a mettersi in coda fatto in piega piena e a due millimetri dal cordolo. Nell’ultimo passaggio, Di Giannantonio ha completato l’impresa superando anche Aleix Espargarò, unico di giornata a scegliere di montare la dura all’anteriore.
Cinque Ducati davanti a tutti, quindi, con una Aprilia in sesta posizione prima di altre due Ducati, quella di Alex Marquez e quella di un Marco Bezzecchi che oggi ha dovuto ricorrere all’aiuto degli antidolorifici dopo il brutto incidente di ieri con Franco Morbidelli. Primo a non guidare una moto italiana, invece, Pedro Acosta, unico in top ten tra le KTM, davanti a un Fabio Quartararo che ha salvato il fine settimana piazzandosi decimo. Franco Morbidelli chiude undicesimo dopo aver scontato anche due long lap penalty mettendosi alle spalle l’Apriia di Maverick Vinales. Chiude a classifica, come al solito, la truppa Honda, con Johann Zarco e Luca Marini che precedono la GasGas di Augusto Fernandez, l’altra Honda di Takaaki Nakagami e la wildcard Yamaha Remy Gardner. Non a traguardo, invece, Brad Binder, rimasto piantato a centro pista in partenza con la sua KTM, Joan Mir e le due Aprilia Trackhouse di Raul Fernandez e Miguel Oliveira.