Tre Pole Position consecutive – Jerez, Le Mans, Silverstone – hanno ricordato al mondo che Fabio Quartararo è, probabilmente, il talento più cristallino dell’intera MotoGP e anche che la Yamaha sta davvero tornando. E’ chiaro che essere i migliori nel time attack non basta, ma i segnali della svolta di Iwata sono anche altri. E che spesso riuscire a mangiare qualcosa dopo digiuni lunghissimi diventa il modo per avere ancora più fame. “A Silverstone ero velocissimo – ha detto il francese nelle dichiarazioni che precedono il GP di Aragon - avevamo un margine ampio: è stata una sensazione fantastica”. Il retrogusto è però quello di un’occasione sfuggita, l’ultima di una serie che dura dal 2022. L’ultima vittoria del francese risale infatti al Sachsenring di tre anni fa, quando approfittò della caduta di Pecco Bagnaia. Da allora, il titolo mondiale è diventato un miraggio, ma la crescita della M1, accelerata dall’arrivo del Team Pramac e dal plotone di ingegneri e tecnici italiani assunti da Yamaha, sta ridisegnando gli equilibri.

Ad Aragon, però, la storia potrebbe prendere una svolta epocale. Yamaha, unica fedele al quattro cilindri in linea in un paddock dominato dai V4, sta per compiere un salto tecnologico. Secondo fonti giapponesi, il MotorLand potrebbe essere il palco del debutto pubblico del tanto atteso nuovo motore V4 della casa di Iwata. Finora testato in segreto, il nuovo motore potrebbe far sentire la sua voce davanti alle telecamere già durante i test post GP di lunedì, con Fabio Quartararo, Alex Rins e Augusto Fernandez chiamati a valutarne le potenzialità. “Non lo lanceremo finché non supererà le prestazioni dell’attuale motore”, aveva detto qualche settimana fa Paolo Pavesio, ma l’impressione è che ora ci siamo davvero.
A Fabio Quartararo, però, del V4 importa poco. Non perché vuole restare freddo rispetto a un progetto ma perchè prima di lunedì c’è un fine settimana di gara da onorare e in cui puntare all’obiettivo grosso. “Il GP di Gran Bretagna non si è concluso come volevamo – ha detto - è stato davvero difficile da accettare. Ora l’obiettivo è creare un’altra opportunità per lottare davanti”. “Aragon – ha fatto eco Maio Meregalli - non è un tipico circuito Yamaha, ma faremo il meglio. Se confermeremo i miglioramenti, sarà un segnale forte”.
Mentre Yamaha prepara la rivoluzione tecnica, Alex Rins, al centro anche di qualche voce di mercato circa una possibile rescissione anticipata del suo contratto, guarda al presente con pragmatismo. “Abbiamo completato un terzo della stagione – dice - e stiamo migliorando passo dopo passo, ma siamo lontani da dove vogliamo essere. L’anno scorso ho fatto una gara solida qui e spero di migliorare. Affrontiamo questo GP con ambizione”.