A Misano, nella sue due giorni dentro l’Aprilia All Stars, Jorge Martin l’aveva detto: “Avrò una visita domani (il 2 giugno, ndr) e capiremo se e quando potrò parlare di ritorno in pista”. Un ritorno in pista che, come abbiamo raccontato, potrebbe essere stato “spifferato” da Max Biaggi e che dovrebbe significare, per Martìn, anche la possibilità di capire se intenderà davvero dire addio all’Aprilia a fine stagione. Di parlare, sulla questione, se ne è fatto tanto e anche l’evento dedicato agli appassionati del marchio di Noale che è andato in scena al Marco Simoncelli World Circuit ha avuto un solo tema: cosa farà Jorge Martìn. L’accoglienza che gli è stata riservata è stata speciale, in perfetto stile Aprilia, e anche quei giri voluti e improvvisati con una RS660 andando a comprare tuta, stivali e casco hanno catalizzato gli occhi (e le preoccupazioni) di tutti. Ma, a 48 ore di distanza e dopo gli accertamenti a cui Martìn aveva fatto riferimento, la grande domanda è già un’altra: come sta davvero Jorge?

"A livello toracico – hanno fatto sapere da Aprilia - le fratture costali stanno seguendo la loro fisiologica evoluzione. Martín ha effettuato un esame clinico e una TAC al torace e al polso. L’esito clinico è piuttosto positivo: la frattura del radio distale risulta consolidata, mentre la linea di frattura dello scafoide è ancora visibile, si ritiene obbligatoria la prosecuzione delle terapie. Un nuovo controllo è previsto tra un mese". A prendersi cura dello spagnolo, come noto, sono il dottor Xavier Mir e il dottor Angel Charte e saranno loro a stabilire, tra trenta giorni esatti, se il numero potrà o no rispettare l’appuntamento con la RS-GP che ha già fissato (anche se lo tiene ancora segreto): essere in gara in occasione del GP della Germania.
Prima, comunque, grazie al cambio di regolamento voluto da Massimo Rivola e accolto dai costruttori e da Dorna, Martìn potrà effettuare un test con la sua moto e verosimilmente sarà proprio agli inizi di luglio, a ridosso del nuovo controllo. “Io tornerò quando starò bene e sentirò di essere al cento per cento per guidare una moto da corsa – ha più volte ribadito il campione spagnolo – non voglio avere fretta”. Non vuole, ma è chiaro che ce l’ha. Perché è un pilota, perché è un campione e perché anche all’Aprilia All Stars, chiedendo che gli facessero fare qualche giro come un bambino in mezzo ai giocattoli, ha dimostrato che tutto quello che gli interessa davvero, mentre altri si occuperanno di pianificare il suo futuro, è strapazzare motociclette potenti in mezzo ai cordoli.
Intanto, sul fronte “contratto”, cominciano a mergere nuovi particolari e c’è chi parla di una offerta da parte di Honda al manager Albert Valera da 50 milioni di Euro in tre anni. Cifre che, se confermate, sarebbero praticamente senza precedenti nella storia recente della MotoGP. Oltre a capire se l’indiscrezione è vera o meno, però, sarà importante anche capire che posizione prenderà Dorna davanti all’eventuale rottura di Jorge Martìn con Aprilia. Perché il precedente sarebbe pericoloso e neanche poco e perché, stando a quanto si dice, l’intera vicenda ha già infastidito più del dovuto quel Carmelo Ezpeleta che non ha mai gradito troppi colpi di scena. Soprattutto quando ci sono di mezzo accordi e contratti già firmati.