Aragon non è solo un circuito. Per Marc Marquez è terra di rinascita, il luogo dove ha potuto gridare al mondo e a se stesso “sì, sono davvero tornato”. Dopo 1.043 giorni di digiuno, proprio qui, nel 2024, infatti, il pilota di Cervera aveva spezzato il maleficio cominciato Jerez nel 2020 insieme alla Ducati del Team Gresini. Oggi, con i colori ufficiali della casa di Borgo Panigale e 24 punti di vantaggio sul fratello Alex, torna al Motorland come dominatore. Ma tra un’inaugurazione in sella alla Multistrada V4, battute sulla cena con la mamma e passaggi sibillini su Aprilia e Jorge Martín, il campione catalano mette anche le mani avanti. Perché la strada, dice, è ancora lunghissima. E i rivali, incluso il fratello (che può vantare una tifosa speciale), non mollano.

L’evento Ducati a Barcellona con una Multistrada V4
Marc Marquez è arrivato alla presentazione della nuova concessionaria Ducati di Barcellona in sella a una Multistrada V4, trasformando l’evento in un’anticipazione del suo ritorno ad Aragon. “Quando ho vinto qui – ha detto a Mundo Deportivo - è stato un punto di svolta. Dopo tanto tempo senza vittorie era l’obiettivo che inseguivo”. Sorride, taglia il nastro, si presta a qualche breve intervista e poi, però, si fa anche serio quando gli ricordano che al MotorLand è su di lui che scommetterebbe chiunque. “Anche Austin – aggiunge - era un circuito dove ero favorito e invece abbiamo chiuso con zero punti. Serve più concentrazione che mai”.
Scaramanzia? Sicuramente sì, ma anche consapevolezza che non si può sbagliare niente e che la Desmosedici GP25, come il suo compagno Bagnaia predica da un pezzo, nasconde insidie con cui difficilmente si fanno i conti. “Questa moto – spiega – mi ha subito messo a mio agio. Passare dalla GP23 alla GP25 è stato naturale: la fiducia cresce e è un bene, ma troppa fiducia può portare errori inaspettati”. I giornalisti presenti all’evento Ducati di Barcellona gli hanno inevitabilmente anche chiesto della notizia del momento: la possibile separazione tra Jorge Martìn e Aprilia: “Lui avrà le sue ragioni. Inutile parlare se non si conoscono bene le questioni e io non le conosco. Ora speriamo solo che si riprenda presto e possa tornare”.
Una cena con la mamma per chiarire una faccenda
La vera questione da approfondire, piuttosto, per Marc Marquez è un’altra e ha a che fare con la mamma. “Stasera vado a Cervera a cena con mia madre – ha scherzato - Le chiederò cosa succede con tutta questa storia del suo desiderio che Alex vinca”. Roser Alentà, la signora Marquez, infatti, ha recentemente ammesso di tifare per il figlio minore. “Alex è stato il rivale più duro per me ultimamente – ha aggiunto Marc – nostra mamma dice che io ho vinto di più e che è giusto che vinca lui ora. Pecco? E’ vicino, ma ha avuto sfortuna”.
La cena in famiglia diventa così un simbolo della doppia anima di Marc: il campione spietato che domina la classifica e il fratello maggiore che, tra un boccone e l’altro, scherza sulla rivalità domestica: “Mia madre è la prima a volere che non vinca io… ma forse non troppo”. Intanto, Alex Marquez, a sole 24 lunghezze di distanza, sogna di ripetere il colpo in terra spagnola dopo la storica vittoria di Jerez.

Il GP di Aragon e cosa c’è da aspettarsi
“L’ho già detto: è vero che qui sono favorito, ma lo ero anche a Austin”. Marc Marquez non cade nella trappola dell’autocompiacimento. A Aragon ha vinto cinque volte tra il 2016 e il 2019, più il trionfo del 2024. “La base della moto è solida, ma in MotoGP devi essere perfetto: frenata, sterzo, accelerazione – ha concluso – Abbiamo già visto che un solo errore ti condanna e quindi non esiste un circuito in cui puoi andare con meno concentrazione”.