Il dominio incontrastato di Marc Marquez, i problemi di Pecco Bagnaia: i ritornelli di questa MotoGP 2025 sono interrotti, di tanto in tanto, dal rapporto sempre più teso tra Jorge Martín e Aprilia. La situazione è infatti cambiata ancora rispetto a quando, durante l’Aprilia All Stars, Jorge ci aveva detto che rimanere a Noale anche in caso di un approccio particolarmente positivo con la RS-GP sarebbe stato complicato.
Da Aragon sono arrivate altre due voci. Secondo la prima, che circolava con una certa insistenza nel paddock ed è stata riportata in diretta anche dai colleghi di Sky, il manager di Jorge Martín avrebbe richiesto ad Aprilia di ridiscutere il contratto in termini economici. In breve, avrebbe chiesto più soldi per restare. Idea che sarebbe stata accolta come se si fosse trattato di fare una lunga passeggiata a piedi in autostrada sotto il tiepido sole d’agosto. Pare che abbiano detto di no.
Aprilia, a quanto pare, sta facendo l’impossibile per restare ancorata sulle sue posizioni, cosciente di avere un contratto più solido di quanto potesse sembrare a una prima analisi. Perché sì, Martín ha provato a svicolarsi dopo l’incidente del Qatar, ma evidentemente la clausola non è stata sufficiente, non è stata considerata impugnabile. L'entourage di Jorge ha quindi provato a spostare questa clausola a settembre, così da poter lasciare comodamente l’Aprilia dopo qualche Gran Premio assieme (dovrebbe, per altro, tornare per il GP della Germania) e anche in questo caso gli è stato detto di no.
Che ci vuoi fare, Jorge. Ci tengono.

D’altra parte sembra che la controparte abbia intenzioni serie. Ad aver fatto un’offerta degna di un piccolo stato mediorientale è stata la Honda, unico costruttore in MotoGP ad avere un budget pressoché illimitato. Da una parte quindi Aprilia potrebbe farsi pagare una sontuosa penale dallo spagnolo - che sarebbe coperta da HRC - e Jorge andarsene per almeno tre anni con i giapponesi, anche se ci sono buone probabilità che a Noale decidano di rifiutare anche questa ipotesi, per quanto possibile. I soldi spesi per mettere sotto contratto Jorge non sono pochi per la Piaggio, ma sono comunque una piccola parte del grosso investimento stanziato per la MotoGP.
Follow the money: la Honda di Alberto Puig
La storia però è anche più interessante: a lavorare a questo gioco di seduzione da parte di Honda c’è il Team Principal Alberto Puig, di cui si dice - come lo si dice ogni anno - potrebbe lasciare a fine stagione per far posto a Francesco Guidotti. Da un lato c’è chi pensa che Alberto stia giocando così pesante sul mercato per portare in fretta dei risultati ai giapponesi, dall’altro chi è convinto che ne abbia la piena fiducia. I fatti dicono che a inizio stagione HRC ha acquistato tre nuovi camion, dal costo non certo indifferente, e un’hospitality degna della Formula 1 - se non per le dimensioni certamente per la qualità - che da sola pare sia costata attorno ai sette milioni di euro. I giapponesi quindi una certa fiducia in lui ce l’hanno di certo.
Se Alberto dovesse davvero lasciare, probabilmente anche la caccia all’uomo Aprilia finirebbe nel dimenticatoio. Al contrario ci sono buone possibilità che HRC apra il portafoglio e si compri tutto quello che ritiene opportuno, chiaramente con i modi che le appartengono ovvero alla maniera giapponese, senza uscire mai davvero allo scoperto.
Perché, però, Jorge Martín potrebbe pensare di rimanere? Quella che doveva essere una guerra lampo si sta consumando lentamente e il tempo gioca a favore di Aprilia, che è un’azienda e di maniere per attendere placidamente i tempi la giustizia italiana ne ha certamente di più rispetto ad un ragazzo di 27 anni all'apice della sua carriera sportiva. Se le parti dovessero finire in tribunale, è facile che Martín perda del tempo a casa.
C’è poi la lunga mano di Carmelo Ezpeleta, il quale non ha nessuna intenzione di permettere che questo cambio avvenga. Il patron di Dorna sa che per avere un campionato interessante le forze in campo devono essere equilibrate in termini sportivi e gli sponsor hanno bisogno di percepire stabilità: i colpi di testa non sono buoni per gli affari.

E se cambiasse idea davvero?
Infine, per quanto la scelta di Martín sia principalmente economica, un tema sportivo resta da considerare, perché l’Aprilia di inizio anno non è quella vista ultimamente: Marco Bezzecchi ha vinto a Silverstone, è andato fortissimo in quella seguente e pure nei test di Aragon sembra aver fatto dei passi in avanti. Forse dopo aver vinto un titolo con un team satellite Martín può pensare alla seconda impresa magica in carriera.
Nel frattempo c’è chi parla di un interessamento di Enea Bastianini all’Aprilia - e viceversa - così come un’indiscrezione proveniente dal paddock della Superbike: pare che Honda avesse offerto a Toprak Razgatlioglu di passare alla guida di una CBR, diventare collaudatore ufficiale in MotoGP e avere una possibilità di passare ai prototipi nel 2027, un po’ come ha fatto Ducati con Nicolò Bulega. Poi però è arrivata Yamaha e non se n’è fatto nulla. Honda, di conseguenza, si sta muovendo in più direzioni e probabilmente non ha un bisogno così ossessivo da cercare a tutti i costi di mettere sotto contratto l'attuale campione del mondo in carica.
Di certo Albert Valera ha buone ragioni per parlare dell'estate: entro settembre dovremmo avere una situazione pressoché definitiva. Le squadre (che i contratti con gli sponsor per il 2026 li fanno tra luglio e agosto) hanno bisogno di sapere chi ci sarà nel box.
