Dagli spalti si alza un boato che forse non si sente nemmeno quando un pilota diventa campione del mondo: Lewis Hamilton si prende il tempo più veloce delle qualifiche per la gara Sprint in Cina e tutto il mondo va in visibilio. Dopo il weekend disastroso in Australia, era difficile pensare che il britannico sarebbe riuscito a imporsi sul tracciato di Shanghai, uno di quelli che ha dominato in lungo e in largo, ma così è stato lo stesso: il suo giro sembrava calcolato al millimetro per trovare la perfezione e, una volta sotto la bandiera a scacchi, Sir Lewis nemmeno ne era consapevole. Lo ha portato a termine con quella sua dote innata, per aprirsi in radio e chiedere la posizione a Riccardo Adami, il suo ingegnere, che gli risponde in codice: “San Diego”. E, proprio in occasione della Sprint Shootout in Cina, comprendiamo che equivale alla pole position, a cui Hamilton reagisce con un simpatico “Ma davvero?” e poi se la ride, consapevole fino a un certo punto di essersi decisamente rialzato dopo Melbourne.

Infatti, oltre alle capacità da fuoriclasse di Lewis Hamilton, che è riuscito proprio grazie alla sua esperienza sul circuito a portare a casa il giro più pulito di tutti, la prestazione cinese racconta di una Ferrari decisamente diversa da quanto visto in Australia. Già dalla sessione di prove libere però, la SF-25 aveva dimostrato di comportarsi bene nuovamente, proprio come il venerdì di Melbourne, traducendo il miglioramento in una performance coi fiocchi. “Sono proprio sorpreso, non me la sarei mai aspettata la pole” dice Lewis Hamilton appena dopo essere sceso dalla vettura. “Dopo lo scorso weekend è stato un inizio settimana difficile, ma siamo arrivati qui carichi e aggressivi, la macchina mi ha dato subito un feeling migliore. Anche se non è la pole position principale, sono contento e prenderò ispirazione per le qualifiche di domani” ha continuato il britannico.

Invece, il suo compagno di squadra Charles Leclerc è un po’ più indietro in quarta posizione: “Ho faticato tantissimo e sono stato un passo indietro a Lewis fin dall’inizio della sessione” ha raccontato a F1 TV il monegasco. “Faticavo negli stessi punti dell’anno scorso e questo è un peccato. Allo stesso tempo sono contento per Lewis e speriamo di fare una bella gara insieme domani. La Sprint sarà complicata per la gestione degli pneumatici, quindi ci darà dei dati importanti per il GP” ha continuato Leclerc, che però almeno ha tanta fiducia da portare nella giornata del sabato, quando prenderà il via la prima gara corta della stagione, alle 4:00 di notte orario italiano, seguita dalle qualifiche per il Gran Premio di domenica alle 8:00. Sulla griglia della Sprint, tra Hamilton e Leclerc si sono qualificati Max Verstappen, che ancora una volta è riuscito ad estrarre il massimo dalla sua RB21, non ancora in forma, e Oscar Piastri, determinato nel recuperare dopo l’errore a Melbourne che gli è costato la potenziale vittoria.
L’olandese è già spensierato e consapevole che tenere le McLaren dietro non sarà facile, ma allo stesso tempo commenta che “Sarà sicuramente divertente”, dimostrandosi concentratissimo come al solito. Chi non andrà a dormire sereno invece è il suo compagno di squadra, Liam Lawson, che sembra aver raccolto tutta l’eredità di Checo Perez qualificandosi ultimo. Il neozelandese aveva stupito al debutto due anni fa, quando aveva sostituito l’infortunato Daniel Ricciardo, ma dal suo esordio in Red Bull non è riuscito a tornare nemmeno una volta al box soddisfatto. “Il mio problema è stato con le gomme, non sono riuscito a gestirle bene” ha commentato Lawson, che anche a Melbourne aveva riscontrato lo stesso problema durante il Q1. Avrà tempo già domani di rifarsi e di provare a seguire un po’ più da vicino il suo compagno di squadra, ma deve stare attento: in Red Bull non si sono mai fatti problemi a scambiare i piloti in corso d’opera e, con le grandi prestazioni di Yuki Tsunoda, ottavo sulla griglia della Sprint, Helmut Marko potrebbe già decidere in favore del giapponese.

L’altro scontento della Sprint Shootout cinese è Lando Norris, che già nella giornata dedicata alla stampa aveva spiegato di come non si trovasse poi così a suo agio con la MCL 39, che è sì, una macchina veloce, ma anche tanto difficile da guidare. “Ho sbagliato toccando il cordolo dell’ultima curva, non siamo stati abbastanza veloci e io mi sono trovato tanto in difficoltà” ha raccontato il britannico, che è riuscito ad ottenere solo la sesta piazza per la Sprint in Cina. Il vincitore del Gran Premio d’Australia è sembrato davvero fuori forma durante la Shootout, pasticciando più volte nei momenti importanti. Davanti a lui scatterà quinto George Russell, prova ulteriore della bontà della Mercedes, confermata anche dal settimo tempo di Kimi Antonelli, per la prima volta nel Q3 dopo le difficoltà riscontrate a Melbourne durante la fase di qualifica.

