Ci sono Lando Norris e Oscar Piastri davanti a tutti a Melbourne dopo la prima sessione di qualifiche del 2025, che ha rispettato quasi tutte le aspettative, almeno in termini di azione. Tranne per la Ferrari, che ha reso bugiarde le prestazioni del venerdì (anche se probabilmente per via di un assetto più indirizzato alla resa della gara della domenica), la McLaren si è confermata come la vettura migliore in griglia, almeno per quanto riguarda la fase della qualifica, quando la monoposto è scarica di carburante e deve essere agile. In un sabato mattina italiano ricco di pressione e tensione, perché tra il debutto dell’italiano Kimi Antonelli e il sogno rosso di Lewis Hamilton e Charles Leclerc, ad avere la meglio su tutti sono state le due vetture papaya, perfette nonostante le sbavature dei due piloti della scuderia di Woking - con in generale una sessione particolarmente ricca di errori da parte di tutte le squadre.

Riprende da dove ha lasciato ad Abu Dhabi nel 2024 Lando Norris, da poleman e poi vincitore dell’ultimo gran premio dello scorso anno al pilota più veloce del sabato australiano, e scende dalla sua vettura quasi timido per nascondere l’entusiasmo che inevitabilmente lo caratterizza dopo una prestazione del genere. “Modo perfetto per cominciare il campionato. Siamo partiti con una doppietta, ma la gara sarà insidiosa” ha detto subito il britannico una volta ai microfoni di Naomi Schiff, subito dopo la sessione di qualifica. “Potremmo migliorare la gestione delle gomme, ma sono riuscito ad andare fortissimo a curva 11, che fino all’ultima sessione di libere mi ha dato problemi, quindi mi sono sentito molto bene e a mio agio” ha detto poi a Sky Sport F1. Sorridente ma preoccupato per il destino della domenica, che pare inondata dalla tempesta in Australia: “Non sappiamo come andrà la macchina sulla pioggia, anche perché sappiamo quanto sono forti la Red Bull e Verstappen sul bagnato”.

Ciò nonostante, il lavoro della McLaren è superbo, soprattutto se paragonato a quello degli altri top team. Anche perché, a differenza della Red Bull che può contare sì, sulla terza posizione di Max Verstappen, ma perde Liam Lawson in nona fila, e della Mercedes, che invece vanta George Russell quarto ma Kimi Antonelli sedicesimo, la McLaren ha Oscar Piastri a qualche millesimo dal suo compagno di squadra: “Sono molto contento, è sempre bello partire davanti, soprattutto qui. La qualifica è andata bene, anche se mi è mancato qualcosa in Q3. Ho perso qualcosina nell’ultimo settore e ho avuto un bloccaggio nel primo tentativo, quindi ho lasciato qualcosa. Vedremo domani come andrà” ha commentato l’australiano alle interviste post qualifica. La squadra di Andrea Stella sembra la migliore anche in termini di passo gara, ma la pioggia che dovrebbe arrivare durante l’ultima giornata in pista potrebbe cambiare tutte le carte in tavola. E chi non ha paura è Max Verstappen, che si è aggiudicato la terza posizione sorprendendo tutto il circus - soprattutto dopo le sue dichiarazioni dei giorni passati, dove non era contento della sua RB21.
“Il terzo posto è accettabile” ha esordito l’olandese ai microfoni di Mara Sangiorgio. Severo e serio come al solito, ha poi continuato: “Questa pista è davvero divertente e mi piace correre qui, rispetto a ieri il risultato è buono ma il gap dalla McLaren è ancora tanto. Sul bagnato però, possono succedere cose folli…”. E di folle in Australia ne è già successa qualcuna, a partire dalla quinta posizione che si è aggiudicato Yuki Tsunoda al volante della Visa Cash App Racing Bulls e dalla sesta che invece ha conquistato Alex Albon con la Williams, davanti alle due Ferrari, rispettivamente di Leclerc e Hamilton. Sì, avete capito bene: in Top 5 ci sono due outsider inaspettatissimi, che nell’ultima sessione delle qualifiche hanno portato a casa una performance incredibile. Inizio in salita invece per i rookies, che non sono entrati in Q3, ma che vedono Isack Hadjar dei Racing Bulls il migliore in griglia, undicesimo, mentre per Kimi Antonelli dei problemi al fondo lo hanno relegato alla sedicesima piazza.

