image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Forse Dall’Igna, la Ducati e Marc Marquez ci hanno presi tutti per il c*lo: una questione d’amore, denaro e cervello

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

1 luglio 2024

Forse Dall’Igna, la Ducati e Marc Marquez ci hanno presi tutti per il c*lo: una questione d’amore, denaro e cervello
Ducati perde la Pramac di Paolo Campinoti, Jorge Martín, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi e, forse, anche Fabio Di Giannantonio. È la diretta conseguenza dell'aver scelto Marc Marquez? Forse no, forse è tutto come dovrebbe essere

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Magari Ducati l’ha fatto apposta. Ci è servito quasi un mese per arrivare a questa considerazione dopo che i bolognesi, apparentemente contro ogni razionalità, hanno scelto di promuovere Marc Marquez al team ufficiale rinunciando a tre piloti, forse quattro con Di Giannantonio, e al Team Pramac, squadra con cui ha vissuto vent’anni di collaborazione. Di pancia verrebbe da pensare che l’amore - come quello di Dall’Igna per i fuoriclasse - porta a scelte poco ragionate, impulsive, lontane dalla logica con cui vanno gestite le aziende.

https://mowmag.com/?nl=1

Eppure, vedendo le cose da una prospettiva più ampia non si può che pensare al fatto che se Ducati ha in mano questa MotoGP è proprio perché le sue scelte ha saputo farle meglio degli altri. E che forse l’amore su cui dobbiamo concentrarci per capire Ducati non è quello cominciato con Marquez, bensì quello finito con tutti gli altri. Scrivi su Google come farsi lasciare: ci troverai un articolo di Donna Moderna, una guida di WikiHow, la commedia romantica con Kate Hudson e Matthew McConaughey e un vademecum in cinque mosse di alfemminile.com che, quantomeno, infrange un buon numero di regole morali contemporanee. Indimenticabile poi Aldo Baglio in Chiedimi se sono felice, quando chiede agli amici di ‘Scarricare’ la fidanzata perché lui l’amore sa solo darlo e non toglierlo.

Ecco, questa lunga serie di addii a Borgo Panigale (nell’ordine Martín, Bastianini, Bezzecchi, Campinoti e, forse, Di Giannantonio) forse non è del tutto casuale. Non sarebbe assurdo, infatti, pensare che Ducati possa aver scelto di scrollarsi di dosso buona parte delle proprie responsabilità. Dal punto di vista dell’azienda avere sotto contratto quattro piloti da mondiale può essere estremamente dispendioso: Pecco Bagnaia devi pagarlo bene, ci hai vinto due titoli mondiali. Enea Bastianini pure, perché nel team ufficiale non puoi andarci per due lire. E Jorge Martín? Anche lui va pagato e senza risparmiare troppo, poi come se non bastasse c’è Marc Marquez a cui spetta l’ennesimo assegno pieno di zeri. Così cambiare strategia, rinunciando alla famosa politica-dei-giovani, che poi sono quelli che costano poco, può essere stata una scelta cosciente: l’unione fa la forza contro il gigante, se però ti accorgi del fatto che il gigante sei tu devi riorganizzarti.

20240701 115523504 2291
Francesco Bagnaia vince il GP d'Olanda 2024 davanti a Jorge Martín, Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio. I primi due inseguitori hanno già lasciato Ducati e il terzo potrebbe fare altrettanto. Marc Marquez invece, penalizzato per la pressione dello pneumatico anteriore, è 10°.

La scintilla che ha fatto scoppiare la bomba

Ducati, a Barcellona, propose sia a Marc Marquez che a Jorge Martín di rimanere sotto contratto diretto, con la promessa che il migliore dei due, a fine anno, avrebbe ottenuto il posto nel team ufficiale, una decisione che di per sé avrebbe inciso non poco nel bilancio del Reparto Corse. Così, quando Marc Marquez ha rifiutato l’offerta, Ducati ha potuto cogliere l’occasione per tagliare i budget e razionalizzare l’azienda, in breve per farsi lasciare.

Meno piloti, meno stipendi. Nel 2025 Ducati pagherà Francesco Bagnaia, Marc Marquez e Fermin Aldeguer, considerando che l’ingaggio di quest’ultimo (un giovane, perché al vivaio non rinunceranno del tutto) non dovrebbe superare i 250.000 euro a stagione. Certo a Borgo Panigale non avevano nessuna intenzione di rinunciare alla Pramac di Paolo Campinoti, eppure sanno bene che Dorna - o Liberty Media quando risolverà le complicazioni con l’Antitrust - non ha nessuna intenzione di permettere a Ducati di avere otto moto in pista. Cosa che ha spiegato con grande onestà anche Gigi Dall’Igna dopo il GP d’Olanda: “Tutto il mondo voleva che perdessimo un team - ha dichiarato a Sky - e questo alla fine è successo”.

Perché lottare per mantenere questo vantaggio sportivo, cioè le otto moto in pista, quando è evidente che, dal punto di vista politico, l’organizzatore avrebbe fatto l’impossibile per lasciare almeno un team satellite a Yamaha? A questo va aggiunto il fatto che con tutte le probabilità nel 2027 ogni costruttore avrà un solo team satellite, non di più. E dovrà correre un prototipo nuovo, con motore di 850cc e tutta una serie di specifiche che vanno sviluppate adesso, investendo del denaro mentre si corre con le mille. Così, risparmiando sugli stipendi, si possono investire i propri soldi sullo sviluppo.

20240701 115905930 3342
Marc Marquez è attualmente 3° in campionato con 142 punti dietro a Francesco Bagnaia (190) e Jorge Martín (200).

L'amore quello vero

Sì, in Ducati c’è un certo malcontento scaturito dall’addio di Pramac, eppure questa situazione innescata dalla firma di Marc Marquez potrebbe essere un buon colpo strategico. In un mondo in piena recessione, Ducati ha fatto quello che la gente non ha il coraggio, la forza o l’intuito di fare: ha rinunciato al superfluo. Ha chiuso i rubinetti tenendo con sé soltanto ciò che era strettamente necessario, quindi Re Francesco da una parte - che quest’anno potrebbe, verosimilmente, vincere il terzo mondiale in fila - e Marc Marquez dall’altra, otto titoli mondiali e un carico mediatico superiore rispetto a tutti gli altri, il che significa anche un maggior interesse da parte degli sponsor. Poco importa se Ducati abbia scelto di farsi lasciare come in una commedia romantica di vent’anni fa o se, invece, tutto sia successo spontaneamente: a un mese dall’accordo che ha portato Marc Marquez a Bologna, con la nebbia dell’esplosione che si è ormai diradata del tutto, la scelta sembra decisamente razionale. Anche perché l’amore quello vero, della Ducati come di Dall’Igna, non è per uno o l’altro spagnolo, né tantomeno per l’italiano che vince adesso: è per il primo posto.

More

Carlo Pernat non ha solo detto che "Marc Marquez è un carciofaro", ma ha svelato il vero motivo della scelta Ducati. E su Diggia e VR46...

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Carlo Pernat non ha solo detto che "Marc Marquez è un carciofaro", ma ha svelato il vero motivo della scelta Ducati. E su Diggia e VR46...

Signori, adesso Pecco Bagnaia è ingiocabile e (forse per la prima volta) lo dice pure Jorge Martín: “È di un altro livello”

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

MotoGP

Signori, adesso Pecco Bagnaia è ingiocabile e (forse per la prima volta) lo dice pure Jorge Martín: “È di un altro livello”

Ok, ma Marc Marquez sarà stata la scelta giusta per Ducati? Forse sì, ma gli errori di Assen dicono il contrario

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

MotoGP

Ok, ma Marc Marquez sarà stata la scelta giusta per Ducati? Forse sì, ma gli errori di Assen dicono il contrario

Tag

  • MotoGP

Top Stories

  • La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”

    di Giulia Sorrentino

    La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”
  • SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”

    di Giulia Sorrentino

    SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”
  • Carlo Pernat a MOW: “Dall’Igna ha avuto ragione, la GP25 non va e Valentino Rossi vede in Pedro Acosta il suo Marc Marquez”. Ma la NOTIZIA CLAMOROSA è un’altra…

    di Emanuele Pieroni

    Carlo Pernat a MOW: “Dall’Igna ha avuto ragione, la GP25 non va e Valentino Rossi vede in Pedro Acosta il suo Marc Marquez”. Ma la NOTIZIA CLAMOROSA è un’altra…
  • Sì, Adriano Panatta attaccò il telefono all’avvocato Agnelli e lo racconta lui, passando per il rapporto con Pietrangeli, la Coppa Davis, Nadal e il tennis di oggi con Alcaraz e Sinner

    di Giulia Sorrentino

    Sì, Adriano Panatta attaccò il telefono all’avvocato Agnelli e lo racconta lui, passando per il rapporto con Pietrangeli, la Coppa Davis, Nadal e il tennis di oggi con Alcaraz e Sinner
  • LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…

    di Giulia Sorrentino

    LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…
  • PELLE D'OCA! Per Saviano il Palio è lo specchio retrogrado della nostra Italia? Tittia risponde con un trionfo che profuma di “lavoro e famiglia” e Mr. Gomorra…

    di Emiliano Raffo

    PELLE D'OCA! Per Saviano il Palio è lo specchio retrogrado della nostra Italia? Tittia risponde con un trionfo che profuma di “lavoro e famiglia” e Mr. Gomorra…

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Come si prepara Jannik Sinner a Wimbledon 2024? Si diverte con la fidanzata Anna Kalinskaya tra grigliate e foto con i fan. Ecco a che ora gioca oggi e chi è il suo avversario, Yannick Hanfmann…

di Diana Mihaylova

Come si prepara Jannik Sinner a Wimbledon 2024? Si diverte con la fidanzata Anna Kalinskaya tra grigliate e foto con i fan. Ecco a che ora gioca oggi e chi è il suo avversario, Yannick Hanfmann…
Next Next

Come si prepara Jannik Sinner a Wimbledon 2024? Si diverte con...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy