Un anno memorabile attende il Motorsport, con i due piloti in attività più vincenti in Formula 1 e MotoGP entrambi per la prima volta in una squadra italiana, quella rossa. Da un lato Lewis Hamilton, sette volte campione del Mondo che si appresta a iniziare la sua prima stagione da pilota Ferrari; dall’altro Marc Marquez che, dopo otto mondiali vinti, un infortunio e una stagione di rilancio insieme al team Gresini abbraccia la squadra ufficiale Ducati.
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In entrambi i casi, l’obiettivo è uno solo: tornare a lottare per il vertice, continuando a scrivere la storia delle quattro e delle due ruote. Non bastano 193 vittorie in due, rispettivamente 105 per Hamilton e 88 per Marquez, a placarne la fame sportiva: il passato è alle spalle, conta solo il futuro, tutto da scrivere. Entrambi sognano di tornare lì dove sono stati per anni, seppur ad attenderli ci sono due sfide diverse tra loro: Sir Lewis abbraccia una squadra che non vince un mondiale dal lontano 2007, anno in cui fu Kimi Raikkonen a trionfare nel mondiale piloti, ironia della sorte proprio ai danni dell’inglese; Marc in Ducati troverà, invece, la squadra che più ha dominato negli ultimi tre anni. Entrambi pronti ad affrontare i rispettivi compagni, colonne portanti dei relativi team: Leclerc da un lato, diventato la rappresentazione concreta del mantra della Scuderia, “Essere Ferrari”; Bagnaia dall’altro, che di mondiali negli ultimi tre anni ne ha conquistati due, con un secondo posto nel 2024 nonostante 11 vittorie la domenica.
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Un anno zero, un punto di non ritorno. Mai negli ultimi dieci anni si era assistito a un cambio così grande. Due passaggi che chiudono un’era, segnata prima dalle vittorie e poi dalle difficoltà, aprendone però una nuova, fatta di sorrisi e di speranze. Nuove avventure cercate e volute con forza, per tornare a sorridere e divertirsi come nei giorni migliori, quelli delle vittorie e dei domini. Lewis ha affermato di aver sempre sognato, un giorno, di guidare una monoposto della Scuderia mentre Marc, arrivato il momento della decisione Ducati al Mugello ha imputato i piedi: “o ufficiale o niente”. Due cambi dal peso specifico enorme, e non solo per l’inglese e lo spagnolo. Pesano per il Motorsport, un mondo in costante evoluzione che però cambieranno per sempre: difficile pensare a un qualcosa di simile, per di più nello stesso anno. Un passaggio che dà una nuova spinta al mondo dei motori, forse di una grandezza mai vista prima: subito dopo l’annuncio dei due, così come nel corso dei rispettivi primi giri, a Fiorano per il Hamilton e a Barcellona per Marquez entrambe le serie hanno fatto registrare numeri da capogiro, catalizzando intorno a sé l’attenzione mondiale. Che vincano o meno non ha importanza, ciò che conta è la caratura della sfida. Enorme, sentita, pura. Sa già di leggenda.
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A raccontare tutta l’azione in pista ci sarà ancora Sky. Tra on board camera, Multiscreen con tutti i protagonisti, Live Timing e Driving Tracker, oltre al nuovissimo Battle Channel (per osservare da vicino la battaglia per la leadership), a seguire ogni attimo del mondiale di Formula 1, che peraltro vedrà anche l’esordio di Kimi Antonelli in Mercedes, ci sarà ancora la squadra formata da Carlo Vanzini, Marc Gené, Roberto Chinchero e Ivan Capelli in cabina di commento, con Matteo Bobbi, Mara Sangiorgio, Vicky Piria e Davide Camicioli a supporto. Nelle moto, invece, per la decima stagione consecutiva le voci di Guido Meda e Mauro Sanchini si avvicenderanno al commento dei big della MotoGP, mentre quelle di Rosario Triolo e Mattia Pasini seguiranno i giovani talenti di Moto2 e Moto3. Dai box ci saranno ancora Sandro Donato Grosso e Giovanni Zamagni, con Vera Spadini a comandare gli studi pre e post gara con il Paddock Live Show. Tra le novità ci sono i format Fuoripista e Matchframe, il primo con l’obiettivo di raccontare i piloti lontano dalla pista, il secondo che presenterà a ogni episodio una galleria fotografica con gli scatti più belli per ripercorrere episodi e carriere di ieri e oggi.
Una stagione di motori che però non si limita solo alla Formula 1 e alla MotoGP: tra le quattro ruote ancora protagonisti i giovani di F2 e F3 oltre al Wec, con Valentino Rossi e la Ferrari in cerca del titolo mondiale e della vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Ci saranno poi i campioni del GT World Challenge, del WRC e quelli dell’IndyCar, insieme all’iconica 500 miglia di Indianapolis, che peraltro vedrà in gara anche un po' d’Italia con l’esordio del team Prema. Tra le due ruote, invece, spazio alla Superbike con Niccolò Bulega e la Ducati pronti a sfidare Toprak Razgatlioglu e la BMW nella lotta al titolo, senza dimenticare le giovani promesse del CIV e le gare “elettrizzanti” della MotoE. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti: dai campioni alle stelle del futuro, tutto è pronto per vivere l’ennesima stagione all’insegna dei motori con “tutti in piedi sul divano”.
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