“Ci sono, sono quasi pronto, sto arrivando”. È questo il leitmotiv che scandisce gli allenamenti di Marc Marquez, descritti sui social con didascalie accattivanti e piglio motivazionale. Tra clessidre, brevi ripetute di corsa su un campo da calcio e citazioni di Muhammad Alì sulla qualità del tempo che scorre, il fenomeno di Cervera lascia intendere che il suo recupero, a più di 8 settimane dalla quarta operazione all’omero destro, stia procedendo bene. Anche perché, negli ultimi giorni, ha pubblicato le prime immagini in cui è proprio il braccio che lo perseguita ad essere messo sotto sforzo. Sottoposto ad esercizi con pesi ed elastici, dopo averlo liberato dal tutore. E allora perché non farsi vedere nel paddock del Motomondiale all’inizio della seconda parte del campionato? Sembra che Marc possa atterrare direttamente sull’Hangar Straight di Silverstone, scendere dal velivolo in divisa Honda Repsol e dirigersi nel box HRC per seguire insieme alla squadra i turni di prove e la gara. Sarebbe un modo per rassicurare i tifosi, per studiare da più vicino Quartararo, Bagnaia, Mir e provare ad instillare un fastidioso sassolino nei loro stivali: “Marquez è in forma, potrebbe aver risolto i suoi problemi fisici e rientrare a breve, mentre noi pensavamo di rivederlo nel 2023”.
L’indole del gioco psicologico o la necessità del contatto con i fans non sarebbero sufficienti a spingere Marquez nel Northampton Shire. L’esigenza, da parte di Honda, di ricomporre una situazione tecnica in grave crisi grazie al contributo del suo campione, e punto di riferimento, rappresenta lo snodo decisivo. Le parole proferite nei giorni scorsi da Alberto Puig – “Se Marc potesse testare la moto in autunno o entro la fine dell'anno sarebbe la cosa migliore per i nostri ingegneri” – ne sono la riprova. HRC ha un bisogno quasi disperato delle indicazioni del Cabroncito per indirizzare lo sviluppo della RC213V, un progetto che al momento è senza meta. I piani alti della Casa giapponese puntano a riavere Marquez in sella per i test di Misano a settembre. Con Pol Espagaro e Alex Marquez partenti, Taka Nakagami in ballottaggio con Ai Ogura per il 2023, Marc sarebbe l’unico pilota, oltre al collaudatore Stefan Bradl, al quale Honda consentirebbe di testare le novità in vista della prossima stagione. HRC deve invertire la tendenza dopo aver registrato, in questo 2022, risultati ai minimi storici. Farlo nei test di fine stagione a Valencia potrebbe essere troppo tardi.