Sì, è il miglior team della storia Ducati e non solo per gli undici titoli mondiali (più di tutti gli altri messi insieme) che Ducati ha saputo portarsi nel box. Gigi Dall’Igna ne è convinto e lo ripete in continuazione. L’ha fatto anche nei minuti dedicati a MOW durante la presentazione di Madonna di Campiglio, tra un giro in seggiovia e una discesa rilassante prima di rimettersi a lavorare sulla Desmosedici 2025 in vista dei test di Sepang. Non vede l’ora di cominciare e non ha alcuna paura rispetto la gestione di due fenomeni che, come nell’indole di ogni pilota, non si faranno sconti.
“Io credo che basterà – ha detto - puntare sulla loro intelligenza. Sono tutti e due persone estremamente intelligenti, quindi sanno cosa può servire anche a loro per riuscire a essere messi meglio nella lotta per il campionato. Questo è il miglior team della storia Ducati, sicuramente è così. Diciamo che siamo orgogliosi di dover gestire questi due piloti. Abbiamo sempre fatto tanta fatica contro Marquez e spero che averlo con noi ci ritorni delle soddisfazioni di cui ci ha privato in passato”. Il riferimento, manco a dirlo, è agli anni in cui Ducati provava a giocarsi il mondiale con Andrea Dovizioso, ma si ritrovava puntualmente a fare i conti con un Marc Marquez al massimo del suo potenziale e una Honda che sapeva ancora andare forte.
Ecco, “andare forte”, forse per la prima volta nella storia di Gigi Dall’Igna e Ducati, non sarà il primo dei valori. Attenzione, però, perché sarà comunque il primo degli obiettivi e proprio per questa ragione a Borgo Panigale vogliono andarci assolutamente cauti con le novità tecniche. “Abbiamo fatto tantissime cose e abbiamo tantissime idee da provare anche a Sepang – ha proseguito Dall’Igna - ma dovremmo essere molto rigorosi nella selezione di tutto questo materiale nuovo. Perchè non vogliamo prenderci dei rischi inutili. Quindi credo che alla fine la moto 2025 non sarà troppo diversa da quella del 2024, ma poi tutto dipenderà comunque anche da quello che faranno gli altri”. A dare una mano, nel nuovo ruolo di supported team, ci sarà la squadra di Valentino Rossi, con Fabio Di Giannantonio che guiderà una moto identica a quella dei due piloti ufficiali Ducati. “E’ un team – ha tagliato corto Dall’Igna - che conosciamo veramente molto bene e quindi credo che con loro andremo, come si dice, con un filo di gas”.
Chi non è andato con un filo di gas, intanto, è Marc Marquez che, tolti i panni dello sciatore (diciamo che c’è molto ancora da lavorare da questo punto di vista, ndr) è tornato a vestire quelli che più sente suoi da pilota di moto da corsa. E, neanche il tempo di tornare da Madonna di Campiglio, è già sceso in pista a Valencia, sul circuito Aspar. Una giornata di lavoro con le Panigale di serie insieme al fratello Alex e a Fermin Aldeguer, il giovane pilota spagnolo che erediterà proprio la sua moto nel Team Gresini.