Ducati che potrebbe schierare sei Desmosedici identiche nel 2026 è, al di là dei temi strettamente legati al fine settimana di gara, l’argomento più discusso in questo week end di MotoGP al Red Bull Ring. Se ne parla tanto e con sempre maggiore insistenza, ma se fino a ieri sembrava che la decisione fosse già preso, e quindi scontata, adesso è intervenuto Alessio Salucci, Uccio, a spiegare che in verità è ancora tutto in divenire. E che, anzi, la soluzione che ne uscirà potrebbe essere ben diversa da quella ipotizzata ormai da tutti. Sì, perché nel Team Pertamina Enduro VR46 vorrebbero andare avanti così, senza stravolgimenti, con una moto factory e una, invece, uguale a quella dei piloti ufficiali. Uccio l’ha detto molto chiaramente a Sky, spiegando, però, che quello della squadra di Tavullia non è un veto verso altri.

“Abbiamo parlato molto di questa situazione con Gigi Dall'Igna e anche con Mauro Grassilli – ha raccontato - Naturalmente ce l'hanno proposto (correre con due Desmosedici uguali a quelle dei due piloti ufficiali, ndr) per primi. Abbiamo avuto diversi incontri, anche con Vale, e abbiamo ragionato sul fatto che noi intendiamo continuare con la situazione attuale: con una moto factory e una no. Quello che invece faranno gli altri non sono affari miei ". La squadra di Tavullia, quindi, vorrebbe non stravolgere l’organizzazione strutturata per questa stagione e non c’è ragione di pensare che Ducati non asseconderà questa richiesta, con il Team Pertamina Enduro VR46 che dovrebbe quindi continuare con Di Giannantonio su una Desmosedici GP26 (ammesso che ci chiamerà cos’, ndr) e una GP 25 per Franco Morbidelli (sempre più vicino al rinnovo del contratto).

Non si tratta, però, di un paletto he potrebbe condizionare anche ciò che riguarderà l’esterno del box di Tavullia, con Uccio che aggiunge: “Non siamo certo di quelle persone che mettono ostacoli agli altri. A noi basta che la Ducati ci tratti come riteniamo sia meglio per noi, poi quello che fanno con gli altri non ci riguarda. Certo, Gresini sta facendo una stagione fantastica”. Un modo per dire che se Ducati vorrà riconoscere la moto ufficiale alla Gresini Racing e a Alex Marquez anche come premio per i risultati che stanno ottenendo, in casa VR46 nessuno storcerebbe il naso. Anzi.
Bisognerà capire, ora, se la Gresini Racing sia concretamente interessata a mettersi nel box due moto identiche a quelle dei piloti ufficiali (con tutto quello che può significare anche in termini di costi maggiorati), ma c’è tempo per discuterne. Lo stesso Mauro Grassilli, sempre ai microfoni di Sky, ha confermato proprio questa mattina che l’ipotesi è sul tavolo e che a breve sarà presa una decisione definitiva così da poter cominciare concretamente a pianificare il 2026.
