Nell’hospitality Aprilia, ieri sera, c’era un piccolo evento per la presentazione della Tuono 457 e nessun muso lungo. Il disastroso venerdì, evidentemente, non aveva fiaccato il morale di una squadra che sapeva di avere ben altro potenziale, nonostante due piloti costretti a passare dalla Q1. Poi è arrivato il sabato e il perché di quei visi non troppo preoccupati è stato chiaro fin dai primi crono della Q1, con Jorge Martìn e Marco Bezzecchi subito più in palla il giorno precedente. Se il campione del mondo, però, ha dovuto faticare ovviamente un po’ di più, per Bezzecchi la mattinata ha preso la piega di un testa a testa con Enea Bastianini nel ruolo dell’altro che avrebbe potuto farcela. E che in effetti ce l’ha fatta. Uno avanti, la Bestia, e l’altro dietro, il Bez. Entrambi, però, a giocarsela in Q2.

Il resto è il racconto di quello che si potrebbe chiamare pure “mezzo miracolo” se una definizione così non togliesse tutti i meriti che hanno a questo Marco Bezzecchi e a questa Aprilia. Hanno lavorato, hanno trovato quello che serviva per il time attack giusto e, alla fine, anche con un pizzico di furbizia hanno piazzato la RS-GP dove proprio nessuno, solo ieri, avrebbe immaginato che potesse stare: davanti a tutti. Con Bezzecchi che ha sfruttato la scia di Pecco Bagnaia e messo a frutto i consigli di Valentino Rossi. E che, come sempre, ha usato, come primissima, quella parola che non manca mai sulla sua bocca: “grazie”.
“Ci tengo a ringraziare Vale - ha detto a Sky - perché mi ha dato una grande mano ieri, insieme a tutti i ragazzi di Aprilia. Vale mi ha dato un grandissimo supporto morale e i consigli da parte sua sono sempre speciali. Per le gare non ho il passo che hanno i ducatisti, anche Acosta è veloce. Cercherò di fare una bella partenza e stare davanti". Poche chiacchiere e subito al lavoro, magari per trovare quel qualcosa che potrebbe aiutare in gara a capitalizzare al massimo questa pole position, con Bezzecchi che in prima fila si troverà a fianco Alex Marquez e Pecco Bagnaia, rispettivamente secondo e terzo.
E Marc Marquez? L’otto volte campione del mondo e leader della classifica generale ha commesso un errore nel secondo run, cadendo e ritrovandosi con una Desmosedici non più in grado di garantirgli la massima performance. Partirà quarto, ma è da poveri illusi pensare che non sarà della partita sin dalle primissime curve. Quinto tempo, invece, per Enea Bastianini, che conferma la crescita sua e della sua KTM dopo la buona prova di Brno, con l’italiano che avrà a fianco, sesto, l’altra Desmosedici del Team Gresini di Fermin Aldeguer.
Solo terza fila, infatti, per Pedro Acosta, alle prese con qualche noia di troppo, ma tra i favoriti rispetto al verdetto sui passi gara. Chiudono la top 12 Franco Morbidelli, Raul Fernandez, Joan Mir, Brad Binder e Johann Zarco. Neanche una Yamaha, quindi, nelle prime quattro file, con il Red Bull Ring che si sta rivelando il peggiore dei palcoscenici per il marchio di Iwata: Quartararo sedicesimo davanti a Rins e Oliveira e Miller addirittura 18 davanti a quel Maverick Vinales che, ancora alle prese con i postumi dell’infortunio, ha deciso di alzare bandiera bianca per questo fine settimana.
Il cielo è “nero Aprilia”, quindi, sopra il Red Bull Ring. Ma è pure grigio davvero senza stare a scomodare le metafore, con team e piloti che, tolti gli occhi dai cordoli, li hanno puntati sulle previsioni. Non è escluso che, infatti, che proprio a ridosso della Sprint di oggi pomeriggio possa cadere qualche goccia di pioggia e che tutti i valori messi in chiaro da queste prime due giornate di moto in pista possano essere rimessi in discussione.