Nel week end di Le Mans Ducati ha fatto bottino pieno, se non fosse stato per il terzo posto di Maverick Vinales con la sua Aprilia nella gara Sprint avrebbe fatto cappotto, ma anche così non è che ci sia di che dispiacersi. Quando gestisci, direttamente o indirettamente, otto moto in pista e sette arrivano tra i primi dieci non c'è che da festeggiare. Se poi si pensa a quanti anni ha passato la casa di Borgo Panigale a rincorrere, beh, un risultato del genere vale ancora di più. Ma, perché c'è sempre un ma dietro l'angolo, Le Mans doveva essere una delle tappe decisive per capire chi affiancare a Bagnaia nella prossima stagione e se guardando i risultati non dovrebbero esserci dubbi, alcuni atteggiamenti fanno pendere altrove l'ago della bilancia. Si cercano indizi, si scrutano espressioni e si indaga in ogni modo per arrivare a capire per primi chi sarà l'eletto, ma se cercate nelle dichiarazioni di Gigi Dall'Igna resterete delusi. Un piccolo capolavoro di equilibrismo politico da cui si capisce che i piloti sono forti, ma la Ducati di più.
"Quattro Ducati nelle prime quattro posizioni, sei nelle prime sette - esordisce Dall'Igna - una gara spettacolare per i nostri team in una giornata esemplare. Lo dicono i numeri nudi e crudi, ma ancora più convincente è quello che si è visto in pista tra sabato e domenica, a conferma del grande lavoro che tutti i nostri team stanno facendo per moto e piloti". Le quattro certezze a cui accennavamo sono proprio loro, i quattro moschettieri che hanno conquistato le prime posizioni del GP di Francia: "Un superbo Martin ha replicato la Sprint Race vincendo un GP emozionante, in una sfida avvincente che si è decisa in volata dopo un'intensa battaglia fino all'ultima curva. Veloce e tenace come sempre, ha saputo cogliere l'attimo, prendendo il comando e rimanendoci, imponendosi con la giusta aggressività ma anche con perfetta costanza agonistica.
Marquez ha confermato i brillanti progressi che sta facendo, i suoi passi da gigante, portando la sua Ducati dalla posizione 13 in griglia di partenza fino alla conquista di un secondo posto che vale come una vittoria. Ora è costantemente davanti, a duellare per il podio. Con una gara superba, ha bissato il secondo posto ottenuto sabato malgrado un turno di qualifica deludente.
Pecco, dopo un'ottima partenza, di quelle che sa fare, è stato protagonista di una gara combattuta e di grande carattere, dando tutto, attaccando e difendendosi con la generosità del campione che è, solo alla fine subendo le rimonte prima di Martin e poi di Marquez. Un risultato apparentemente interlocutorio, ma che nel contesto di un campionato lungo e impegnativo per tutti ha grande valore; non si tratta di gare facili e saper salire sul podio è fondamentale.
Il quarto posto di Enea è un risultato importante considerando la penalità inflittagli, senza la quale, a mio avviso, avrebbe potuto lottare per il primo posto, che avrebbe meritato se si fosse tenuto conto anche del giro record fatto segnare nel finale.
Oggi mi sto godendo le nostre moto e le nostre squadre, i nostri piloti e i nostri tecnici, i nostri colori e i nostri meravigliosi tifosi! A tutti va il mio più sentito ringraziamento. Rosso Ducati!"
Insomma, se c'è una preferenza è praticamente impossibile coglierla in queste parole e noi, comuni mortali, non possiamo far altro che attendere.